UNIVERSITÀ E SCUOLA

Niente umani: l'ospedale solo per gli animali

Una delle vignette più divertenti del famoso cartoonist americano Gary Larson rappresenta l’interno di un ospedale veterinario: diversi cavalli con la testa o un arto o un occhio bendato - ma tutti con l’aria atterrita - sono distesi su lettini circondati da tende scorrevoli. Nel corridoio passano dei sanitari dall’aria severa, tutti curiosamente armati di doppietta. Sullo sfondo una tenda si chiude, e si percepisce uno sparo: “Blam!” In un’altra scena della stessa serie una ragazza occhialuta studia le diverse patologie del cavallo. Accanto a tutte la stessa terapia: “Shoot! “.

C’è da dire che gli ospedali veterinari moderni hanno fatto molta strada dalla vecchia atmosfera Western-style di Larson. Una recentissima ricerca che considera i casi clinici relativi ai carnivori domestici e ai cavalli visitati negli ospedali veterinari universitari di Padova, Torino e Bologna conta oltre 60.000 visite in circa 4 anni, suddivise in maniera abbastanza paritaria nelle tre sedi. La maggior parte dei casi riguarda animali giovani, in particolare cani e gatti da vaccinare. Tuttavia una percentuale consistente riguarda animali più in là con gli anni, se non decisamente vecchi, portati a visita per malattie che possiamo definire geriatriche. Il numero crescente di viste negli anni testimonia la fiducia del pubblico per le strutture veterinarie destinate alla cura degli animali e conferma l’importanza che viene oggi attribuita agli animali da compagnia e al loro ruolo nel nucleo familiare. In questo contesto universitario e sociale si inserisce l’Ospedale veterinario universitario didattico (OVUD) dell’università di Padova. L’OVUD svolge una triplice funzione: didattica, di ricerca e di servizio per il territorio. Le prime due funzioni sono quelle a più stretta valenza universitaria. L’OVUD è infatti la sede dove gli studenti del corso di studi in medicina veterinaria svolgono l’attività didattica pratica obbligatoria per il conseguimento della laurea, lavorando sotto la supervisione dei docenti. L’approfondimento diagnostico e terapeutico delle malattie degli animali costituisce poi sia la principale attività dei docenti clinici veterinari sia il tema delle loro ricerche. Infine, va rimarcata la funzione di servizio pubblico svolta in un settore non supportato dal servizio sanitario nazionale, anche se recenti norme consentano di scaricare, almeno in parte, i costi delle prestazioni veterinarie.

L’OVUD è quindi un possibile punto di riferimento per i proprietari di animali da compagnia, compresi quelli più recentemente entrati nelle nostre case: furetti, conigli, piccoli roditori, uccelli e rettili delle specie più diverse. Oltre a questa trasversalità di specie, le più moderne strutture sanitarie veterinarie si distinguono per l’elevata qualità dei servizi offerti che prevedono l’uso di sofisticati strumenti diagnostici quali ecografi, endoscopi, apparecchi per tomografia computerizzata e risonanza magnetica. Tenersi aggiornati sulle malattie e sui relativi rimedi nelle diverse specie animali, comprese quelle selvatiche (volpi, gufi e perché no anche tigri), non è impresa da poco…

Un ospedale a tutti gli effetti e di eccellenza, dedicato però alla cura dei beniamini animali, che siano essi pelosi, pennuti o squamati.

Carlo Guglielmini

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