La vita universitaria, con le difficoltà, le incertezze, le speranze e le amicizie che l’attraversano, raccontata da chi ne è protagonista: così Universerìe, il “serial teatrale universitario” prodotto dal teatro Stabile del Veneto e curato dalla giovane compagnia Amor Vacui (Eleonora Panizzo, Andrea Bellacicco e Andrea Tonin), ha conquistato il cuore del pubblico. Ieri sera al teatro Verdi di Padova, sold out, sono andati in scena, per la prima volta uno di seguito all’altro, i quattro episodi della terza stagione, in programmazione nei mesi scorsi al Ridotto del Verdi: La vita senza Erasmus, I treni senza ritardo, Il pubblico senza teatro e L’Università senza fine. Si parte dall’esperienza Erasmus, vista a posteriori, nel traumatico momento del ritorno a casa, per poi passare ai dubbi che costellano il percorso universitario, per arrivare al fatidico momento di uscita dal mondo dell'università per buttarsi nel mondo reale. In mezzo, un’ironica analisi sulla relazione tra generazione universitaria e teatro.
L’idea, maturata nell’ambito del progetto OFFicina di Teatro Contemporaneo, si avvale della regia di Lorenzo Maragoni e si basa su due laboratori di drammaturgia e recitazione, composti ciascuno da 10 studenti Unipd: gli attori Paola Buratto, Gaia Contu, Marco Cum, Marika Daniele, Riccardo La Grassa, Daniel Persinger, Eleonora Pischiutti, Beatrice Postani, Alessandro Torresi, Francesco Turco; e gli autori Alberto Bandiera, Tommaso Bellini, Giacomo Biagetti, Denise Cappellotto, Paola Cosma, Lidia Latella, Diego Pelizza, Diego Scantamburlo, Rossella Spiga e Teresa Vila che, sotto la guida del drammaturgo Michele Ruol, si sono dedicati alla scrittura dei testi portati in scena. È stato anche possibile seguire sui social lo sviluppo dei lavori grazie alle studentesse Rachele Calamai, Amanda Bertagnolli e Ilona Mereuta, che hanno gestito la fanpage del laboratorio.