SCIENZA E RICERCA

La scienza del mondo che verrà. Dal 3 al 5 giugno a Padova torna il Cicap Fest

Non è semplice immaginare quali cambiamenti caratterizzeranno il secolo che stiamo attraversando e come la scienza potrà aiutarci ad accompagnare l’evoluzione della società e le sue trasformazioni sempre più rapide. Di sicuro però è una sfida che stimola la curiosità e a raccoglierla è il Cicap Fest, il festival della scienza e della curiosità, che tornerà a Padova dal 3 al 5 giugno in un’edizione che ha un sapore particolare anche perché si intreccia con le celebrazioni per gli 800 anni dell’università.

In un programma di 120 incontri in presenza, alcuni dei quali si potranno seguire anche in streaming, ci si interrogherà sul domani che ci attende, quali scoperte e invenzioni cambieranno la nostra vita e quali invece sono destinate a restare fantascienza. Ma la riflessione sarà più ampia e abbraccerà, insieme a ospiti internazionali, gli aspetti sociali, politici e culturali della scienza, senza dimenticare il grande tema della cittadinanza scientifica.

Passando in rassegna gli argomenti in cui si articoleranno gli appuntamenti del Cicap Fest si parlerà di salute, ambiente, medicina, innovazione, tecnologia, esplorazione spaziale ma anche disparità di genere per ragionare sugli ostacoli che spesso rendono più difficile per le donne perseguire una carriera nel mondo scientifico e su cosa occorre fare per superare gli stereotipi. E naturalmente, si ragionerà su come affrontare il dilagare della disinformazione e delle pseudoscienze, un ambito su cui il Cicap è al lavoro sin dall’anno della sua formazione, nel 1989.

Se, dunque, lo scorso anno il filo conduttore era l’incertezza con la scienza chiamata a fare da bussola per orientarsi davanti alla complessità del mondo, in questa quinta edizione la scienza va oltre la dimensione del presente e invita a guardare il futuro in chiave di opportunità, per usare le parole pronunciate da Piero Angela, fondatore del Cicap e suo presidente onorario, durante la presentazione dell’evento. Il giornalista e divulgatore sarà, come sempre, tra i protagonisti del Festival e nella mattinata di sabato 4 giugno parteciperà in collegamento all’incontro “Prepararsi al futuro” in Aula Magna di Palazzo del Bo.

La stessa Aula Magna ospiterà sia l'evento inaugurale che quello conclusivo del Cicap Fest 2022. Il primo, venerdì 3 giugno alle ore 17.30, si inserisce all’interno delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova e porterà in Italia Vicente Vérez Bencomo, lo scienziato alla guida del team che ha sviluppato uno dei tre vaccini contro il Covid messi a punto a Cuba. Il secondo invece, domenica 5 giugno alle 17.30, sarà un viaggio insieme a Telmo Pievani alla scoperta della serendipità nella scienza non solo a livello aneddotico per conoscere quali grandi scoperte del passato sono avvenute in modo inaspettato mentre si cercava tutt'altro, ma anche per ragionare sui meccanismi e le circostanze che alimentano la possibilità di arrivare a risultati straordinari e imprevedibili.

"Lo scorso anno ci siamo occupati di come navigare l'incertezza, una dimensione che ci accompagna lungo la nostra strada e con cui dobbiamo imparare a vivere. E allora proviamo a guardare avanti e cerchiamo di capire come potrà essere il futuro", spiega a Il Bo Live Massimo Polidoro, direttore del Cicap Fest e segretario nazionale del Cicap che passa poi in rassegna alcuni dei principali ambiti che saranno oggetto di analisi e approfondimenti.

Massimo Polidoro, direttore del Cicap Fest, illustra l'edizione 2022 dell'evento. Servizio e montaggio di Barbara Paknazar

I temi del Cicap Fest 2022

Ogni riflessione sul futuro non può che partire dall'ambiente e dall'emergenza climatica. "Ci chiederemo che cosa sarà dei nostri boschi, degli oceani e dei ghiacciai, come si potrà intervenire e quali sono le strategie attuate oggi in tutti i Paesi del mondo per ridurre il riscaldamento globale", afferma Polidoro.

E poi la sfera della salute (che poi ha molti punti di intersezione con le questioni climatiche) per capire "quali cure avremo a disposizione per i grandi mali che ci accompagnano e per quelli che potranno manifestarsi in futuro, tra cui forse anche nuove pandemie". E per ragionare su come si stiamo preparando davanti a questa evenienza.

Nei giorni del festival ci si interrogherà anche sulle innovazioni tecnologiche che cambieranno il nostro modo di vivere, così come lo hanno fatto quelle che hanno caratterizzato il recente passato. "Pensiamo ai robot che sono un'innovazione che ci accompagna ormai da tempo ma che sarà sempre più presente. Come sarà la convivenza con loro?".

E ancora "come saranno le città del futuro, gli spostamenti e la comunicazione stessa? Come cambierà l'agricoltura e il modo di ottenere il cibo? Fin dove arriveremo nello spazio? E incontreremo mai finalmente forme di vita al di fuori del nostro pianeta?".

Molti ambiti di riflessione che hanno in comune la finalità "di condividere strumenti per ragionare in maniera critica, porsi delle domande e capire come funzionano quei meccanismi di disinformazione che spesso possono portarci fuori strada", osserva il direttore del Cicap Fest.

"Quando possibile però ci piace anche sorridere e parlare di scienza in modo piacevole", ricorda Polidoro spiegando che saranno tante le occasioni di incontro con laboratori, workshop (tra cui un appuntamento speciale dedicato con i prestigiatori), giochi e spettacoli. In questo filone si inserisce una serata dedicata alla stand up comedy, in programma sabato 4 giugno all'Auditorium dell'Orto botanico insieme a comici, autori, scrittori, volti (e voci) noti della televisione e della radio. 

I grandi ospiti internazionali 

In un contesto che permette di nuovo viaggi e spostamenti sono tanti i nomi di risonanza internazionale che sarà possibile ascoltare. E grazie al fatto che il Cicap rientra tra le celebrazioni per gli 800 anni dell'università di Padova ci sono degli appuntamenti particolari.

"Uno di questi - spiega Polidoro - è con Sir Michael Marmot, direttore dell'UCL Institute of Health Equity di Londra, ente che lavora per ridurre le disuguaglianze nelle cure mediche in tutto il pianeta".

E poi Mitchell Valdés-Sosa, direttore del Cuban Center for Neuroscience, l'astrofisica Simonetta Di Pippo "che ci potrà raccontare cosa ci possiamo aspettare dalla ricerca spaziale del futuro e del presente", il climatologo Michael Mann "che ci aiuterà a capire come stiamo affrontando l'emergenza climatica e cosa possiamo fare ancora", l'oceanografa e biologa marina Edith Widder "una figura leggendaria che ha tante volte ispirato il regista James Francis Cameron per i suoi film e che ci racconterà cosa sta accadendo nelle profondità del mare", il filosofo Lee McIntyre "che ci aiuterà a capire come parlare con il negazionismo scientifico che purtroppo oggi caratterizza molte persone". E molti altri ancora (trovare tutti i protagonisti qui). 

Gli spazi del Cicap Fest e un appuntamento speciale per Il Bo Live 

Dopo che la pandemia nel 2020 aveva costretto a un'edizione digitale e dopo la formula mista del 2021 quest'anno si torna a vivere in pieno la dimensione in presenza. Il palinsesto del Cicap Fest 2022 prevede, come detto, 120 incontri a cui si potrà partecipare dal vivo. La maggioranza di questi è ad accesso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti ma è necessario registrarsi al festival compilando la scheda di iscrizione online o al punto informazioni a Palazzo del Bo.

Il centro di Padova - tra Palazzo del Bo, Orto botanico, Palazzo Moroni, centro culturale Altinate, Palazzo Santo Stefano e Piazza Eremitani -  sarà la sede principale in cui si svolgeranno gli incontri ma non mancheranno anche iniziative più informali come le "interviste volanti" di Ruggero Rollini che attraverserà la città con il suo divano a rotelle o uno speciale "speaker’s corner", sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatori e studiosi risponderanno in 15 minuti alle “grandi domande” poste dal pubblico sui social media del Cicap relativamente alla scienza del futuro.

L'evento arriverà inoltre anche al parco Milcovich dove, in collaborazione con Arcella Bella, ci saranno iniziative per bambine e bambini dai 6 anni in su che potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche. E per la prima volta il Cicap Fest  arriverà anche a Rovigo con due incontri a Palazzo Roncale, organizzati in occasione della mostra dedicata a Giovanni Miani. 

Per la redazione de Il Bo Live ci sarà inoltre un appuntamento molto importante perché proprio al Cicap Fest sarà presentato il libro che riunisce 50 articoli di Pietro Greco, selezionati tra le centinaia che aveva scritto nei tre anni in cui è stato caporedattore del nostro giornale, fino all'improvvisa scomparsa nel dicembre del 2020. Riflessioni che anche oggi sono capaci di illuminare la realtà che stiamo vivendo, quella della crisi ambientale e quella della crisi geopolitica, della necessità di lavorare per la pace e di costruire un futuro in cui la scienza sia componente centrale della conoscenza e guida per le scelte future.

Sul sito del festival è possibile trovare il programma completo e le informazioni su come partecipare a tutti gli eventi.

 

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