SCIENZA E RICERCA

Il codice a barre del basalto

Il basalto è una roccia di origine vulcanica, di colore nerastro. Può formarsi, ad esempio, nelle dorsali medio-oceaniche. E può essere utilizzato nelle pavimentazioni stradali e negli arredi urbani. Ma se volessimo andare un po’ più in là e capire quali minerali lo compongano, in che modo si dovrebbe procedere?

Qualche tempo fa abbiamo esaminato un campione estremamente raro di meteorite detta Dhofar 010, raccolta in Oman nella penisola araba, utilizzando il microscopio elettronico a scansione. In questo caso ci serviamo invece della tecnica di diffrazione a raggi X da polveri, lavorando con Marco Favero in uno dei laboratori del dipartimento di Geoscienze dell’università di Padova.

La roccia viene innanzitutto frantumata, fino a portarla alla consistenza della cipria, dunque di piccolissimi granuli delle dimensioni di 0,005 millimetri. La polvere così ottenuta viene poi compattata in un portacampione in metallo e inserita nella strumentazione.

La misurazione vera e propria ci restituisce dei “picchi di diffrazione” e dall’analisi dei picchi si riusce a capire quali minerali sono contenuti nel campione di basalto. Il difrattogramma da polvere in pratica altro non è che il codice a barre di un minerale. 

Riprese e montaggio di Elisa Speronello

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