Dopo i mesi di blocco delle attività produttive per via della quarantena, ci troviamo alle prese con un’incipiente crisi economica, che si preannuncia profonda e di lunga durata. A farne le spese, infatti, saranno soprattutto i più giovani, coloro che, in questi anni, dovranno inserirsi in un mondo del lavoro ed in un contesto sociale ampiamente dominati dall’incertezza.

Gli ultimi sondaggi restituiscono un quadro variegato: vi è, tra i millennials, consapevolezza delle difficoltà, ma anche una discreta fiducia nel futuro. Conterà, soprattutto, la creatività e la capacità di reinventarsi, affrontando con lungimiranza e con strumenti innovativi le grandi sfide che questo tempo pone – non ultima la crisi climatica, per la quale le giovani generazioni hanno mostrato un’inedita sensibilità.

La pandemia ci lascia un’eredità difficile da gestire, ma nella quale si nascondono anche delle preziose opportunità: starà ai giovani saperle cogliere e metterle a frutto, attuando quel cambiamento sociale, economico e politico che sono sempre più parti ad invocare.

Di tutto questo discutiamo con il professor Andrea Maccarini, sociologo e docente di Innovazione e politiche pubbliche all’università di Padova.