CULTURA

L'arte del fumetto, in Iraq

E’ una grande fabbrica di tabacco dismessa quella che alcuni artisti e intellettuali iracheni, tra cui alcuni docenti e studenti dell'accademia di belle arti della città, stanno cercando di trasformare nel più grande centro culturale del medio Oriente. Si chiama Tobacco Factory e si trova nel centro della città di Sulaimaniyah, considerata la capitale culturale della regione del Kurdistan iracheno. Qui il fumettista Claudio Calia, al suo terzo viaggio in Iraq, ha tenuto un workshop di fumetto rivolto ai giovani. Quegli stessi giovani interessati a investire nella cultura del fumetto che, dicono, nel loro Paese è pressoché inesistente. Per una settimana le ragazze e i ragazzi iscritti, quindici in tutto, hanno alternato lezioni di storia del fumetto a esercizi di disegno per realizzare, al termine del percorso, ciascuno la proprio storia a fumetti.

"Tornerò in Iraq, perché questo è un progetto a lungo termine  - ha spiegato Calia - ma voglio provare a far venire un giorno questi ragazzi qui. Per loro è difficile spostarsi, muoversi, richiedere un visto. Però per noi andare in quella zona, soprattutto nel Kurdistan iracheno, è piuttosto semplice. Per questo io consiglio di andarci, perché è un mondo da scoprire, fatto di giovani, tanti giovani, che hanno voglia di fare cose, imparare, sperimentare e crescere anche attraverso la cultura".

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