SCIENZA E RICERCA

L'editoriale. La grande sfida scientifica dell'antropocene

Nella comunità scientifica che si occupa del sistema Terra si è sviluppato un dibattito molto interessante relativo all’antropocene. Questo periodo ha un significato importante: ci dice che homo sapiens è oggi una forza della natura, capace di modificare dal punto di vista geologico e geofisico il pianeta che abita. Ma c’è un fatto ancora molto interessante: gli scienziati non sanno quando far cominciare l’antropocene. Ci sono due correnti di pensiero: alcuni pensano che si debba far iniziare molto presto, addirittura quando homo sapiens 40 millenni fa ha generato un vero e proprio crollo delle mega-faune in Australia. Oppure potrebbe essere la transizione neolitica con l’addomesticazione degli animali. Il problema degli inizi così lontani è che però non hanno un marcatore chiaro e globale. L’altra scuola di pensiero fa partire l’antropocene nel 1500 o nel 1600 con la prima grande globalizzazione commerciale. Qualcun altro parla della rivoluzione industriale con l’inizio dell’immissione dei gas serra nell’atmosfera. Altri ancora inseriscono l’antropocene con l’immediato dopoguerra. E in questo caso ci sarebbe anche un marcatore identificabile: il fallout radioattivo.

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