L'Università di Padova conferisce il dottorato ad honorem in Giurisprudenza al presidente emerito della Corte costituzionale Paolo Grossi, uno dei massimi giuristi contemporanei a livello internazionale.

Nominato giudice costituzionale nel 2009 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stato presidente della Corte costituzionale dal 2016 al 2018. Ha ricevuto numerose lauree honoris causa da università italiane e straniere e sono moltissimi i premi che gli sono stati attribuiti in virtù della sua attività di giurista.

Nel suo lungo e originale percorso di ricerca, Paolo Grossi, con una visione che, dall'esperienza medievale, si è allargata fino al diritto nella modernità e a quello contemporaneo post-moderno di una società globalizzata, ha saputo cogliere il profondo legame tra diritto e società, aprendo strade nuove non solo agli storici del diritto, ma anche ai giuristi positivi, con i quali ha sempre intrattenuto un dialogo ricco e fecondo. Affrontando le più diverse materie, dal diritto comune al diritto agrario, dal diritto canonico al diritto dei privati, dalla lex mercatoria alle dimensioni costituzionali e alla centralità del giudice 'inventore', ha voluto indicare la via per un recupero del diritto, affrancandolo dalle norme di assolutizzazione e di mitizzazione più esasperate del normativismo e del formalismo giuridico, propugnando una visione del diritto fatta di tensione etica, umanità e socialità.

Nel corso di questa cerimonia di conferimento del dottorato ad honorem, Paolo Grossi tiene, in aula Nievo al Bo, una lectio magistralis su "Il diritto giurisprudenziale in Italia oggi". La lezione intende puntualizzare un frangente di grosso rilievo nell'itinerario attuale del diritto in Italia: grazie al pluralismo giuridico voluto e attuato dalla nostra carta costituzionale, accanto alla centralità delle leggi dello Stato, la vita del nostro ordinamento può contare anche sull'affiancamento di altre fonti del diritto, fra le quali spicca il contributo della giurisprudenza pratica dei giudici quali motori dello sviluppo giuridico.