SOCIETÀ

Learning from Suffering and Dying

Inizia il 7 settembre il congresso internazionale “Imparare dalla sofferenza e dal morire. Nuovi linguaggi dalle scienze alle discipline umanistiche” al Polo di Psicologia dell’Università di Padova, organizzato dal Master “Death Studies & the end of life” con la Associastion for the Study of Death and Society.

Il tema dell’imparare dalla sofferenza e dal morire anche utilizzando i nuovi linguaggi dalle scienze alle discipline umanistiche è al centro delle giornate di dibattito. I contenuti del congresso sono una sfida alla cultura del divertissement ad ogni costo, che porta a sottacere e rimuovere tutte le esperienze di perdita, mortificazione e lutto che incidono invece profondamente nella vita. Sapere che è proprio dalle ferite che prendono avvio le metamorfosi più significative insieme alla creatività che dà forma al pensiero può essere una scoperta che cambia la visione del mondo. Queste giornate di dibattito vogliono scandagliare questi scenari mettendo a confronto antropologi, psicologi, filosofi, medici e artisti.

Apririno i lavori Daniela Mapelli, rettrice Università di Padova, Giuseppe Zaccaria, già rettore dell’Ateneo, Ines Testoni, Giorgio Scalici, Heather Conway, President ASDS, Felice Damiano Torricelli, Santo Di Nuovo, Elena Pariotti e Giovanni Pollini.

Il congresso riunisce principali figure accademiche e professionali del palcoscenico nazionale ed internazionale per dialogare sui temi della morte, del morire e del fine-vita, promuovendo un elevato dibattito scientifico inter-disciplinare e trans-disciplinare su tali temi. Si rivolge alle diverse professionalità che attraversano il campo della sanità e della salute: psicologiche, mediche, infermieristiche, educative, socioassistenziali, filosofiche.

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