CULTURA

Questo mio corpo amato sconosciuto sofferente

Mercoledì 24 maggio nella Sala delle Edicole a Padova, si tiene la presentazione del Quaderno n.1 (gennaio-marzo 2023) dell’associazione culturale Esodo "Questo mio corpo amato sconosciuto sofferente".

Sono in programma interventi del presidente di Esodo Carlo Bolpin, del filosofo delle scienze biologiche Unipd Telmo Pievani, e della scrittrice Maria Antonietta Vito. Introduce e modera Giuseppe Zaccaria, già rettore dell’Università di Padova e presidente dell’associazione La miglior vita possibile.

La partecipazione all'incontro è libera.


Proprio dell’umano è che, per mezzo del corpo, entriamo in relazione con il mondo, comunichiamo e condividiamo emozioni, passioni, dolori. Il corpo è fattore costitutivo e integrante dell’identità personale.
In modi diversi, anche nei casi non estremi, affrontiamo nella malattia, nella vecchiaia quel senso di estraneità e di disagio psichico per cui fatichiamo a riconoscerci nel nostro corpo, e di tenere insieme la continuità dell’unità soggettiva del passato e del presente.
La vulnerabilità e la capacità (o/e necessità) di adattamento sono proprie della condizione umana, anche nella malattia e nella disabilità.

Sappiamo dall’evoluzionismo che il corpo umano non è quell’organismo perfetto, culmine e fine ultimo dell’evoluzione, e che la morte e ogni forma di “imperfezione” psico-fisica non sono elementi estranei inseriti nella buona creazione di Dio, ma sono costitutivi e requisiti fondamentali dell’evoluzione e della selezione naturale.

(estratti dall'introduzione al volume)

Locandina

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