La Scuola Galileiana di Studi Superiori e il Dipartimento di Matematica "Tullio Levi-Civita" dell'Università di Padova propongono per venerdì 13 dicembre a Palazzo del Bo una conferenza su Alan Turing, a cura di David Leavitt, autore di "L'uomo che sapeva troppo" e de "Il matematico indiano". L'evento è introdotto dai saluti di Federica Toniolo (Università di Padova); modera Paolo Ciatti (Università di Padova).
David Leavitt guida il pubblico alla scoperta del panorama culturale e scientifico in cui visse e operò il celebre matematico britannico Alan Turing, considerato tra i padri dell'Informatica e celebre per aver ideato un sistema di decrittazione del codice Enigma utilizzato dai Nazisti durante la Seconda Guerra Modiale.
Dei nove argomenti contro la validità dell'Imitation game che Alan Turing aveva anticipato e confutato nel suo “Computing Machinery and Intelligence,” il più peculiare è probabilmente l'ultimo, “L'argomento dalla percezione extrasensoriale.” Questo argomento è così fuori dal contesto del resto del documento che la maggior parte degli scrittori su Turing ha teso ad ignorarlo o a sorvolarlo.
L'argomento 9 inizia con un'affermazione che per molti di noi oggi sembrerà straordinaria: “Presumo che il lettore sia familiare con l'idea della percezione extrasensoriale e il significato dei suoi quattro elementi, cioè telepatia, chiaroveggenza, precognizione e psicocinesi. Questi fenomeni inquietanti sembrano negare tutte le nostre usuali idee scientifiche. Come vorremmo screditarli! Sfortunatamente, le prove statistiche, almeno per la telepatia, sono schiaccianti….”
A quali “prove statistiche” si riferisce Turing? La conferenza di Leavitt affornta proprio questa domanda e le sue implicazioni per la nostra comprensione di Turing come pensatore e come uomo.
La partecipazione è aperta a tutti e l'ingresso è libero, su registrazione.
- QUANDO 13 DICEMBRE - ORE 17:00
- Aula E a Palazzo del Bo via VIII Febbraio, 2 - Padova
- PER MAGGIORI INFORMAZIONI Eventbrite