
Gaspara Stampa e il conte Collaltino di Collalto (dalle Rime, edizione settecentesca) - foto: Massimo Pistore. Biblioteca Universitaria di Padova
A 500 anni dalla nascita, Padova celebra la sua più grande poetessa, Gaspara Stampa, musicista e cantante di assoluto talento, colta e bellissima, nata a Padova nel 1523.
In un tempo in cui l’accesso all’istruzione era costoso e difficile, e alle donne spesso negato, a lei fu data dalla famiglia la possibilità di studiare privatamente e con grandi maestri, raggiungendo un livello culturale non comune per il suo tempo e il suo essere donna.
Veronica Andreani, esperta di Letteratura rinascimentale al femminile, ci porta nel mondo di Gaspara, nella sua poesia e nella sua vita. Le “Rime” pubblicate postume dalla sorella nel 1554, anno della morte prematura di Gaspara a soli 31 anni, sono dedicate in gran parte all’amore tormentato per il nobile trevigiano Collaltino di Collalto, uomo d’armi, letterato, mecenate di artisti e scrittori.
Proprio un discendente di Collaltino fece ripubblicare nel Settecento quelle poesie, che tornarono in auge. Anche la sua città natale volle allora rendere onore alla sua Gasparina: in Prato della Valle, tra le 80 statue di padovani illustri dell’Isola Memmia, realizzate tra il 1775 e il 1883, trovò posto anche lei, unica donna tra tante figure maschili. Il suo busto si può ancora ammirare al fianco dello scultore cinquecentesco Andrea Briosco.
L'intervento di Nicoletta Confalone, musicologa, tratta poi della musica in uso ai tempi dell’ardente poetessa. Gaspara aveva grande talento per il canto e una voce soavissima, cantava accompagnandosi con il liuto o l’arpa. La sua musica non ci è pervenuta, ma Nicoletta Confalone ci fa rivivere, col suo racconto ed eseguendo alcuni brani dell’epoca, l’emozione del madrigale cinquecentesco.
Ingresso gratuito, su prenotazione.
- QUANDO 8 MARZO - ORE 17:00
- Sala del Romanino ai Musei Eremitani piazza Eremitani 8 - Padova