
Nel 1992 la mafia uccide i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Le immagini che accompagnano le stragi di Capaci e Via D’Amelio appartengono alla memoria collettiva mentre gli attentati e gli omicidi di stampo mafioso che dal 1993 coinvolgono altri uomini e donne dello Stato e “semplici” cittadini e le informazioni sui depistaggi che hanno caratterizzato la storia della Repubblica appaiono invece sbiadite e indefinite.
A 30 anni da queste stragi di mafia, mercoledì 3 maggio al Teatro Verdi di Padova, la Camera di Commercio di Padova e il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale, in collaborazione con la compagnia Barabao Teatro, dedicano una giornata di iniziative in favore della diffusione della cultura della legalità.
L’appuntamento serale, aperto gratuitamente al pubblico, è aperto dai saluti istituzionali di Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, e di Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova, e di altri rappresentanti istituzionali, per poi proseguire con l’intervista/dialogo tra Fabrizio Brancoli, direttore dei quotidiani del Gruppo Gedi - Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Il Corriere delle Alpi, e Tiberio Bentivoglio, incentrata sull’esperienza di denuncia dell’imprenditore calabrese e sul suo impegno civile.
A seguire, la compagnia Barabao Teatro porta in scena la replica dello spettacolo Io sono stato. Ricordando le Offese procurate all’Umanità nel 1993, un manifesto d’amore per l’Italia e la sua storia, per il senso profondo di giustizia e soprattutto di connessione e appartenenza che richiama ciascuno alla responsabilità delle proprie scelte, soprattutto per quelle che ricadono sugli altri.
Partecipazione libera, con prenotazione obbligatoria.
- QUANDO 3 MAGGIO - ORE 20:30
- Teatro Verdi via dei Livello, 32 - Padova