28 anni e due articoli pubblicati su Science, di cui uno come primo firmatario: Matteo Fadel, brillante ricercatore e Alumno dell'Università di Padova, si è già "fatto largo" nel mondo della ricerca accademica, con i suoi studi sulla meccanica quantistica. Il suo ultimo lavoro pubblicato su Science ha descritto alcune misurazioni particolari che coinvolgono centinaia di atomi.
Matteo è originario della provincia di Treviso e ha conseguito la laurea triennale a Padova, per poi spostarsi in Svizzera e proseguire i suoi studi, prima a Zurigo e poi a Basilea, dove lavora attualmente. Il suo campo di studi è tra i più innovativi e particolari, e proprio questa caratteristica lo rende interessante da indagare. Matteo racconta con grande passione in che cosa consiste il suo lavoro, come ha iniziato ad appassionarsi a questi temi, il periodo di studio a Padova e come le sue ricerche tocchino aspetti molto vicini alla nostra vita quotidiana.
"Quello che facciamo è studiare fenomeni delle meccanica quantistica su multi-corpi – ha raccontato Matteo – sappiamo che il mondo che vediamo tutti i giorni si comporta in un certo modo, ma sappiamo anche che particelle elementari agiscono in maniera diversa. La domanda quindi è: come mai ci sono questi due mondi che si comportano diversamente?"
La meccanica quantistica è un ambito di studio interessante anche per gli interrogativi quasi filosofici con cui si è obbligati a fare i conti: "ci si trova di fronte a risultati sperimentali completamente contrastanti con la nostra esperienza – ha aggiunto Matteo – e questo ci obbliga a mettere in discussione le idee che abbiamo su come si comporta il mondo".
Altro tema è quello della divulgazione: come si raccontano questi concetti? Se immaginiamo una cena a cui partecipano esperti di questa materia e persone che vogliono saperne di più, la conversazione che ne esce potrebbe assumere toni inaspettati. Matteo ci ha raccontato che la difficoltà principale sta nel fatto che "in meccanica quantistica ci sono fenomeni che non esistono classicamente, non sempre si riesce a trovare un esempio da poter utilizzare".