SCIENZA E RICERCA

Agopuntura, il parere della Federazione italiana società dell'agopuntura

Ho avuto modo di leggere la serie di articoli, pubblicati su Il Bo Live, relativi alla medicina tradizionale, dove, in una delle repliche, si afferma, senza mezzi termini, l’inefficacia della medicina tradizionale cinese dell’agopuntura.

Ad eccezione della più che condivisibile posizione di denuncia sull’utilizzo di prodotti di animali e di piante a rischio di estinzione, i contenuti dell’articolo sono frutto di una non conoscenza dell’argomento o di consapevole disinformazione, entrambi atteggiamenti non consoni a chi si fa propugnatrice di una corretta informazione scientifica ed è per questo che vorrei fare alcune puntualizzazioni e considerazioni:

  • esiste un’ampia letteratura scientifica sui meccanismi d’azione dell’agopuntura che spiegano la sua efficacia. Questi vanno dall’attivazione di riflessi nervosi, alla modulazione di neurotrasmettitori(endorfine, encefaline, dopamina, ecc), alla stimolazione del tessuto connettivoe all’attivazione di aree cerebrali
  •  l’agopuntura con diversi gradi di evidenza risulta efficace per molte patologie, alcune di queste a grande impatto sociale quali la lombalgia e le cefalee.

Nel caso delle cefalee, ad esempio la sua efficacia è pari se non superiore a quella dei farmaci abitualmente utilizzati nel prevenire gli attacchi di emicrania. Questi sono i dati di trials clinici e revisioni sistematiche presenti in letteratura, a titolo esemplificativo invito a leggere i risultati delle revisioni Cochrane del 2016(1)(2).

L’ agopuntura nel trattamento dell’emicrania ha un profilo di sicurezza nettamente migliore rispetto ai farmaci e anche per questo invito a leggere, sempre a titolo esemplificativo, il confronto tra agopuntura e topiramato in termini di efficacia e di effetti collaterali sia per la numerosità degli eventi sia per la loro gravità, pubblicato su Cephalalgia del 2011.

Sempre riguardo il trattamento delle cefalee l’agopuntura ha un buon rapporto costo-efficacia ed è in grado di far risparmiare risorse economiche, BMJ 2004.

È in seguito anche a questi risultati che l’agopuntura è inserita come trattamento efficace nelle linee guida italiane per la cura dell’emicrania.

Il National Institute for Health and Care Excellence, UK, nelle sue linee guida (Nice Headache Guideline, 2015), indica proprio l’agopuntura come trattamento profilattico per le emicranie di tipo muscolotensivo mettendo  in guardia contro l'abuso di farmaci.

Alcune regioni d'Italia, come ad esempio la Toscana e l'Emilia-Romagna, hanno inserito l'agopuntura nei LEA regionali;

Come spiegare questa introduzione se non con una reale efficacia dell’agopuntura?

Vorrei chiedere come mai per testimoniare l’inefficacia dell’agopuntura nel trattamento del dolore, degli 8.302 articoli presenti su PubMeds sotto la ricerca acupuncture and pain, siano stati scelti solo 2 pubblicati uno nel 2000 questa e l’altro nel 2009 questa, dove tra l’altro le conclusioni non parlano di inefficacia dell’agopuntura, bensì di efficacia limitata o non conclusiva, e non siano stati citati anche articoli ben più recenti e di maggior peso quale, ad esempio, la recente metanalisi che ha analizzato 39 studi e che ha coinvolto 20.827 pazienti dove l’agopuntura risulta efficace con un effect size di 0,2 quando comparata alla sham agopuntura e di 0,5 quando comparata all’usual care

E qui si aprirebbe un dibattito interessante sulla correttezza metodologica dell’uso della sham acupuncture negli studi clinici. 

Anche nella valutazione peggiore dell’efficacia dell’agopuntura e quindi di un suo effect size piccolo, occorre ricordare che è sovrapponibile a quello dei comuni fans e del paracetamolo ma con un profilo di sicurezza nettamente migliore.

A proposito del paracetamolouna recente revisione Cochranedi 10 studi randomizzati placebo controllati, che ha visto coinvolti 3541 pazienti affetti da dolore all’anca o al ginocchio, ha concluso che l’effetto antidolorifico del paracetamolo è solo leggermente migliore dell’effetto placebo tant’è che gli autori invitano a una revisione delle linee guida dove ancora il paracetamolo è considerato tra i primi farmaci da utilizzare.

Viviamo in un’epoca, dove la popolazione anziana è in aumento e con essa le patologie croniche. In Italia 7,5 milioni di anziani assumono da 5 a 9 farmaci al giorno (dati Agenzia Italiana del Farmaco 2015) che producono nell’organismo circa 21 possibili interazioni spesso sconosciute e con pesanti effetti collaterali, l’utilizzo di una metodologia non farmacologica come l’agopuntura è indicata sia dal punto di vista scientifico sia al punto di vista deontologico.

Dibattere seriamente sull’agopuntura presuppone in prima istanza una conoscenza approfondita della materia in tutti i suoi aspetti: fisiologici, clinici e di ricerca e non si può trasformare in uno scontro tra fazioni di curve opposte da stadio.

Articoli non informati o peggio a volte volutamente disinformati, non solo nuocciono alla corretta informazione scientifica, ma non tutelano i pazienti, negando loro informazioni utili per un possibile trattamento appropriato e potenzialmente efficacie per le loro patologie.

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