CULTURA

La vetrina su Broadway Market

Attese, passaggi, relazioni. Fotografare le persone, osservare le vite degli altri dalla vetrina di un negozio di prodotti alimentari biologici al numero 25 di Broadway Market, nel quartiere londinese di Hackney. Restare in quell'attimo destinato a svenire, renderlo eterno. Le bancarelle allestite da commercianti giunti di buon'ora, le famiglie con bambini, le coppie o le persone sole: tra facce note dei residenti e gente di passaggio, la giornata segue il ritmo di un microcosmo che si anima gradualmente, da mattina a sera. Lo spettacolo di Broadway Market va in scena davanti a una vetrina, mentre un obiettivo fissa istanti che non torneranno. 

Tra marzo e ottobre 2015, dal negozio in cui lavora, il fotografo padovano Francesco Ragazzi realizza e archivia oltre 50.000 immagini, lo fa senza spostare il punto di vista. Sistema la sua macchina sullo scaffale dell’olio, a volte sceglie di agire direttamente e altre lascia tutto al caso, facendola scattare a intervalli regolari. Oggi, a dieci anni di distanza, una selezione di quelle immagini compone un libro fotografico, pubblicato da Specola Books, che tra le pagine custodisce volti, storie, esistenze: un atlante di semplice eppure straordinaria umanità. "A me interessano gli esseri umani e il loro ruolo nel mondo, mi piacciono le persone. Nelle mie fotografie c’è sempre l'elemento umano", spiega Ragazzi, raggiunto al telefono da Il Bo Live, mentre cammina per le vie del quartiere di Londra e si ferma proprio davanti alla vetrina di Organico (che intanto ha cambiato nome e in cui oggi lui non lavora più). 

Storie di esseri umani

"L'interesse verso il prossimo", di cui parla l'autore, si rintraccia in ogni breve storia raccontata nel tempo di uno scatto. A partire da quella di Jason che, ogni sabato mattina, alle 7.30, lava con cura la vetrina della bottega (foto 1). Il quartiere inizia a svegliarsi. 
"In  questi scatti ci sono soprattutto sconosciuti, persone che non ho mai incontrato personalmente ma che rappresentano alla perfezione la realtà di Hackney. Di tutte le persone che ho fotografato ne ho conosciute poche: tra queste c'è Ninja (foto 3), la vera anima di Broadway Market, un anziano giamaicano con problemi di alcolismo, morto qualche anno fa, gentile e affettuoso con tutti, che trascorreva le sue giornate nella zona del mercato e che regalò a mio figlio di pochi mesi una banconota da dieci pounds come gesto sentito di benvenuto: per Ninja erano davvero molti soldi. C'è Jimi, che chiede l'elemosina con il suo cane tripode Squinty (foto 10) e ancora oggi mi ricorda che il suo nome si scrive come quello di Hendrix. C’è la giovane mamma irlandese, fotografata insieme alla sua bambina (foto 4), diventata negli anni cliente del negozio, a cui ho regalato lo scatto prima che se ne andasse da Londra, perché volevo lasciarle un ricordo". 

"Fotografi qualcosa o qualcuno ma, allo stesso tempo, rappresenti te stesso - riflette Ragazzi -. Nel mio caso questo è evidente anche in alcuni scatti, quelli in cui si vede il mio riflesso sul vetro. Nel progetto racconto la mia storia, quella delle persone che sono passate davanti alla vetrina e la storia di Broadway Market".

Concepito come archivio di immagini e vita, in cui gli scatti selezionati per il volume e quelli per l'allestimento espositivo alla Claire de Rouen Books hanno lo stesso valore di documentazione di tutti gli altri, il progetto è dedicato a Ronnie, protagonista di una foto che, nell'ottobre 2015, determina la conclusione del lavoro stesso. Durante una passeggiata in compagnia della moglie, all'improvviso, davanti alla vetrina, Ronnie si accascia per un malore e muore: in quel momento la macchina fotografica sta scattando. Ora, nell'immagine che chiude il libro, il suo corpo non si vede, in segno di rispetto, nel tentativo di non spettacolarizzare il momento più doloroso e al tempo stesso più significativo di un viaggio che ha documentato la vita, tutta, dal principio alla sua conclusione.

Una ricerca antropologica

Dopo la laurea in Archeologia pre e protostorica all'Università di Padova, Francesco Ragazzi si trasferisce a Londra per dedicarsi alla fotografia e nel 2014 completa gli studi in fotogiornalismo e fotografia documentaria al London College of Communication. Vive nel quartiere multiculturale di East London dal 2015, nella zona di London Fields e Broadway Market, che ha scelto di raccontare per immagini assecondando un senso di appartenenza a una comunità che riconosce come propria. 

Oggi a Londra gestisce un caffè italiano e, come fotografo, collabora con diverse testate internazionali, tra cui The Financial Time Magazine, The Guardian, De Volksgrand. "Conduco una ricerca antropologica attraverso la mia macchina fotografica. Ho dedicato la mia tesi di laurea alla fotografia archeologica, cercando di spiegare quanto, anche nella ricerca accademica, sia importante avere competenza fotografica. Dopo la specialistica, ho capito di voler unire le mie due passioni. Quello che ho studiato ha certamente influenzato il mio sguardo fotografico".

L’anima del quartiere

Broadway Market custodisce l’anima più autentica e, insieme, tutte le evoluzioni di Hackney, quartiere iconico nella zona est di Londra che a partire dagli anni Settanta ha vissuto grandi cambiamenti, trasformando infine magazzini e laboratori in gallerie d'arte e caffè. "Originariamente era una via di passaggio per il bestiame diretto al mercato di Smithfield. Gli animali passavano per London Fields e facevano un'ultima sosta. Questa zona, dove già esisteva un mercato rionale negli anni Settanta, era segnata da una profonda povertà. Da metà anni Novanta la via è stata rilanciata, fino a diventare ambita e turistica. Io sono venuto a vivere nel quartiere un anno dopo il mio arrivo a Londra", racconta Ragazzi. 

In uno dei testi che accompagnano il libro, l’artista Tom Hunter rintraccia i cambiamenti e la graduale gentrificazione dell’area: dagli anni Ottanta, tra squat in “case di quattro piani con grandi giardini e soffitti alti”, fino a oggi, con gli stessi palazzi che ora valgono una fortuna. "Broadway Market è ancora vivo e vitale - scrive Hunter - è un luogo unico dove moltissime persone hanno trovato una comunità e un autentico senso di appartenenza, nel continuo mutare dell’area. Il mercato, con il suo carattere istrionico, riflette la magia della quotidianità nella vita dell’East London". E aggiunge: "Grazie al gesto silenzioso […] che osserva questa instancabile arnia attraverso la vetrina del negozio biologico, il libro cattura la bellezza nascosta nei piccoli, singolari dettagli che rendono Broadway Market ciò che è: un luogo dove vite apparentemente incompatibili - abitanti del posto e passanti, veterani e nuovi arrivati - si intrecciano in un tessuto sociale speciale e in continuo cambiamento".

Alle riflessioni di Hunter si aggiungono le parole di Iain Sinclair, geografo culturale, autore di libri dedicati a Londra e alla psicogeografia (uno su tutti, London Orbital. A piedi intorno alla metropoli, pubblicato in Italia da Il Saggiatore). "Questo è il sogno di un sogno di Londra", scrive riferendosi a Broadway Market, straordinario esempio di scambio culturale, una casa per molti, un rito di passaggio per altri. Tra i contributi del libro anche quello di Andreas Philippopoulos-Mihalopoulos, docente, artista e autore, il quale, riferendosi al progetto fotografico, scrive: "Per fermare il tempo, una macchina fotografica non basta. Serve una cornice - come sappiamo dal lavoro seminale di Susan Sontag [...] Nel lavoro di Francesco Ragazzi su Broadway Market ci vengono generosamente offerte non una ma due cornici: da un lato, la cornice della vetrina del negozio in cui ha lavorato per un anno; dall’altro, la cornice della macchina fotografica che tenta di seguire il tempo del mondo esterno. Questa doppia inquadratura è forse ciò che più si avvicina alla possibilità di fermare il tempo". 

Infine, per la curatrice e scrittrice Devyani Saltzman, "la vita nell’East London è una mescolanza di artisti, lavoratori, nuovi arrivati, rifugiati e nuova ricchezza, che si muovono su uno sfondo di flusso continuo di persone, come in un tableau vivente. Come nelle fotografie di Ragazzi, spesso osserviamo questi mondi in silenzio, attraverso i vetri dei nostri caffè e dei nostri locali - ed è proprio questa distanza, questa cornice, che ci permette di immaginare le storie delle vite degli sconosciuti che stiamo osservando [...] Quando troviamo il tempo di guardare davvero scopriamo l’unicità di ogni momento".


Broadway Market 

Le immagini del fotoracconto pubblicato su Il Bo Live sono contenute nel libro Broadway Market e fanno parte dell’archivio fotografico di Francesco Ragazzi.  

Il libro è stato pubblicato nell’ottobre 2025 da Specola Books e ospita i testi di Tom Hunter, Andreas Philippopoulos-Mihalopoulos, Devjani Saltzman, Iain Sinclair. Il progetto grafico è di Massimo Melloni. 

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