SCIENZA E RICERCA

Divulgazione scientifica per piccoli lettori

“Cosa ti viene in mente se pensi alla parola ambiente? La puoi collegare a un parco, alle montagne, al mare, al deserto, alla città, a campi coltivati. Anche ad animali e piante. O ancora all'inquinamento, ai rifiuti. Tutte queste cose hanno in comune una cosa importantissima: la vita. Sì, perché l’ambiente permette di vivere a noi esseri umani e a tutti gli altri esseri viventi, dà quello di cui ogni essere vivente ha bisogno. Però anche gli esseri viventi danno qualcosa all’ambiente. Tra noi e l’ambiente c’è un rapporto speciale, a volte difficile, e in cui ha un ruolo anche la scienza”.

Il nuovo numero di PLaNCK!, la rivista di divulgazione scientifica per ragazzi (in uscita il 15 settembre) con una redazione formata da divulgatori scientifici, giornalisti, dottori di ricerca e studenti dell’università di Padova e un comitato scientifico composto da docenti dei dipartimenti di Scienze chimiche e Fisica e Astronomia dell’ateneo, tratta un tema bello e importante: l’ambiente. Minacciato, violentato, ma anche studiato, amato e protetto, l’ambiente si mette al centro di articoli, interviste, recensioni, dossier, fotografie, esperimenti e persino di una storia a fumetti. Tutti i contenuti scientifici, prima di andare in stampa, vengono revisionati da due classi della scuola primaria, selezionate dalla redazione di PLaNCK! per una valutazione in anteprima su qualità, efficacia dei titoli, bellezza e forza delle immagini. Un momento fondamentale di condivisione, confronto e partecipazione; un invito alla collaborazione e allo sviluppo del senso critico.

“Per soddisfare le proprie necessità, l’uomo sfrutta l’ambiente dalla sua comparsa sulla Terra e sin da quei primissimi istanti la trasformazione delle risorse vegetali, animali, minerali e idriche ha comportato la produzione di rifiuti. Questi rifiuti, per centinaia di migliaia di anni, sono stati di modesta entità e hanno avuto per lo più breve durata e un bassissimo impatto sugli ecosistemi – scrive Antonella Viola, giornalista scientifica e autrice con Piero Martin del libro Trash, nell’editoriale che apre la rivista -. A un certo punto della nostra storia però qualcosa è cambiato: abbiamo iniziato a sfruttare più risorse di quante la terra possa ricostituirne nel lasso di tempo necessario a utilizzarle, a produrre materiali (come per esempio le materie plastiche o i rifiuti radioattivi) che rientreranno nel ciclo naturale solo tra centinaia e in alcuni casi migliaia di anni, a competere con la natura nel causare disastri di proporzioni planetarie […] L’esperienza comune e la scienza ci dicono però oggi che stiamo esagerando e che i comportamenti che abbiamo adottato nei confronti della natura si stanno ritorcendo contro di noi. […] Non solo alla scienza ma alle nostre abitudini di tutti i giorni, tuttavia, è affidato il compito di riportare la presenza dell’umanità sulla terra nei limiti della sostenibilità. A ognuno di noi tocca la sua parte ed è importante prenderne coscienza senza delegare il problema agli altri”.

Quando ci si rivolge a bambini e ragazzi è necessario fare uno sforzo, tentando la strada dell’esempio e delle buone pratiche, provando a indicare una via, a stimolare un ragionamento. Ed è quello che, dal 2013, cerca di fare la redazione di PLaNCK! che, nell’intervista inserita in questo numero di fine estate, chiede al fisico Piero Martin qualche consiglio per riuscire a ridurre l’impatto dei rifiuti sull'ambiente. “Dovremmo tutti seguire il principio delle 4 R – spiega Martin -, riduzione, riuso, riciclo e recupero. Dobbiamo creare meno rifiuti, ad esempio riducendo gli imballaggi; dobbiamo riusare più volte le cose e aggiustarle quando si rompono e dobbiamo riciclare. Infine, potremmo recuperare parte dell’energia che c’è nei rifiuti bruciandoli, anche se questa è l’opzione meno desiderabile. Meglio ridurre e riusare!”

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