SCIENZA E RICERCA

Un esoscheletro passivo per migliorare la camminata

È stato recentemente pubblicato dalla rivista Journal of Neuro engineering and Rehabiliation uno studio condotto all’interno dell’università di Padova dove si è dimostrato che è possibile migliorare l’efficienza della camminata grazie a un semplice dispositivo che si indossa come un pantaloncino e che agisce sull’articolazione dell’anca in modo passivo (cioè senza bisogno di attuatori o batterie).

Lo studio è stato condotto nel Laboratorio di nutrizione e fisiologia dell’esercizio del dipartimento di Scienze biomediche e coordinato dal Giuseppe Marcolin, grazie alla collaborazione scientifica della startup padovana Moveo Walks, fondata da Fausto Panizzolo, che ha sviluppato i prototipi per la ricerca.


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Lo studio ha misurato l’energia spesa durante il cammino (il consumo metabolico) in un gruppo di over 60 che hanno camminato su treadmill con e senza dispositivo, ed ha evidenziato una significativa riduzione del consumo metabolico quando il dispositivo era indossato.  Inoltre, sono stati misurati i parametri del cammino evidenziando come il dispositivo non abbia alterato la biomeccanica di questo gesto, pur consentendo un risparmio di energia.

 

“Le potenzialità di questa ricerca e le sue ricadute applicative sulla popolazione anziana - spiega Giuseppe Marcolin - sono evidenti, visto che l’architettura del dispositivo consentirà di contenere i costi di acquisto e di manutenzione rispetto ai prodotti di tipo attivo attualmente presenti in commercio. A ciò va aggiunto che il dispositivo sarà indossabile autonomamente dall’utilizzatore senza che sia necessaria la presenza di un operatore”.

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