CULTURA
International Jazz Day e Pansodia: la musica di tanti, per tutti noi
Un evento nell'evento, nel nome della musica e dell'arte per resistere all'isolamento sociale, per superare il silenzio delle nostre solitudini domestiche. L'Università di Padova si inserisce nel programma "virtuale" mondiale dell'International Jazz Day 2020 proponendo, a partire dalla mezzanotte del 30 aprile, una esibizione corale sul canale YouTube dell'ateneo con più di 130 musiciste, musicisti, intellettuali, artisti, artiste, studenti e studentesse che, dalle loro case, dalle loro stanze private, hanno voluto contribuire alla creazione di Pansodia, una maratona dedicata alla musica, alle parole e alle immagini.
È un lungometraggio, un'opera jazz, una jam session che riunisce note, arte, pensiero, "con video messi insieme in modo casuale, come avviene negli eventi naturali, ma che trovano sempre un filo conduttore e si saldano creando nuovi ecosistemi e possibilità di relazione - spiega Marina Santi, ideatrice di Pansodia e docente del dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata -. Il sottofondo che ci unisce è quello di essere in una condizione inedita e questi infatti sono tutti pezzi inediti, non c'è nulla di recuperato. Superando qualsiasi forma di narcisismo ed esibizione, cerchiamo di ricostruire la rete che si è spezzata nella distanza".
"Il jazz è un modo di fare musica, è un modo di vivere - racconta Santi -, è un modo di stare nel presente, è un modo di accettare i rischi che l'immediatezza ti propone. Il jazz è una modalità paradossalmente strutturata per rompere le strutture. Si genera su questo paradosso [...] è una creatività molto umana e fragile, quella delle piccole variazioni che quando sono corali come nelle jam session producono quell'irripetibile groove, quell'irripetibile swing che nasce solo nella comunità. Il jazz è una musica comunitaria e, da questo punto di vista, credo che abbia molto da dirci in questo momento".
Pansodia è ideata da Marina Santi, con la direzione artistica di Alessandro Fedrigo, montaggio filmico di Diego Scano e Matteo Calore, e vede tra i partecipanti, solo per citarne alcuni, Jimmy Weistein, Lilly Santon, Claudio Fasoli, Paolo Fresu, Ada Montellanico, Nicola Fazzini, Bjorn Alterhaug, Ajay Heble, Francoise Houle, Stian Westerhus, la Big Band Unipd diretta da Michele Polga.
“ Il jazz è un modo di fare musica, è un modo di vivere, è un modo di stare nel presente Marina Santi, docente e ideatrice di "Pansodia"