SCIENZA E RICERCA
L’editoriale. Studio, educazione e diletto: l’ABC per comunicare la cultura
Nelle ultime settimane si è riaperto un dibattito su come comunicare e valorizzare la cultura, soprattutto nei musei italiani. E si è riaperta una vecchia frattura tra chi sostiene che ci sia una incompatibilità tra i macro-musei che fanno grandi progetti e grandi numeri spesso incentrati su campagne di marketing e i micro-musei, quelli più legati alle raccolte locali e a contatto con la cittadinanza e quindi più democratici. Dietro c’è un grande fraintendimento: quello secondo cui se noi impariamo a comunicare la cultura e il nostro patrimonio in modo innovativo, automaticamente scadiamo nella spettacolarizzazione, che facciamo delle Disneyland con poche ricadute sul territorio. Ma non si può essere d’accordo con questa posizione, per svariate ragioni.