Cercando la definizione nel vocabolario si può leggere: “non essere più visibile, non esserci più, sottrarsi alla vista”. E se una persona non c’è più, non è più visibile, è svanita nel nulla, cosa resta? Sembra una domanda banale ma bisogna partire proprio da questo per capire come mai, quando si parla di persone scomparse, la cronaca riesce a seguire solamente i fatti più eclatanti. Il Paese delle persone scomparse in Italia invece è ben più grande di quando si pensi.
A guardare i dati ci si imbatte in un fenomeno ampio. Quelli a cui facciamo riferimento sono quelli convalidati nella XXVIII relazione sulle persone scomparse e si riferiscono al 2022. Anno che, quando si parla di questi temi, ha vissuto tre anniversari tondi. Il primo è quello della legge di riferimento sulle persone scomparse, cioè la numero 203 del 14 novembre 2012. Denominata “Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse” di fatto ha modificato la normativa precedente tenendo conto della rilevanza sociale del fenomeno modificando il ruolo dei Prefetti e delle Forze dell'Ordine. Il secondo anniversario è quello dei 15 anni dall’istituzione della figura del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. L’ultimo anniversario è il ventennale dalla nascita di un'associazione che, quando si parla di persone scomparse, è sempre in prima linea. È l’Associazione Penelope, nel 2002 da un’idea di Gildo Claps, fratello di Elisa Claps, ragazza scomparsa a Potenza nel 1993, il cui corpo fu ritrovato 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, luogo dal quale si erano perse le sue tracce.
Proprio entrando nel sito dell’associazione ci si imbatte in un impressionante conteggio che sembra non finire mai. È quello delle persone scomparse che in Italia, solamente nel 2022, sono state quasi 25 mila. Un dato che è ancora più impressionante se si nota come più della metà di questi non sono mai stati ritrovati. Ma procediamo con ordine: nel 2022 le persone scomparse in Italia sono state 24.369 ed il dato che balza di più all’occhio è che più della metà di queste, precisamente 12.199, non sono state trovate.
È come se ogni anno in Italia sparisse un piccolo paese di provincia. Fuor di metafora però, sappiamo che ogni singola situazione porta con sé una storia diversa ma un dolore comune. Quando ci si imbatte in situazioni del genere, che riguardino nostri familiari, persone vicine o anche semplici conoscenti, dobbiamo sapere che sono proprio le prime 48 ore ad essere fondamentali. Come ribadito anche dall’Associazione Penelope, in caso di scomparsa bisogna presentarsi ad un posto di Polizia o dai Carabinieri e non è necessario attendere 24 ore per denunciare una scomparsa. La denuncia stessa può essere fatta primariamente anche via telefono recandosi poi al posto dalle forze dell’ordine per perfezionarla. È fondamentale poi cercare di dare tutti i dettagli sulle caratteristiche fisiche e di carattere, su eventuali malattie e patologie conosciute, abbigliamento ed accessori che la persona indossava al momento della scomparsa, così come luoghi frequentati, conoscenze ed amicizie. La raccolta dei dati è importante anche per quanto riguarda la possibilità di monitorare carte di credito o di debito, cellulari, computer o altro.
Ma tornando invece ai numeri delle persone scomparse, il rapporto ci dice che dal 2021 al 2022 l'aumento è stato significativo. Un più 26% significa che sono scomparse 5.100 persone in più. Dai dati parziali del 2023 invece, sappiamo che nei primi sei mesi dello scorso anno le denunce per scomparsa sono state 13.031.
“ In Italia ogni giorno ci sono più di 66 denunce per persone scomparse
Tornando a quelli più completi riguardanti il 2022 vediamo come la maggior parte delle 24.369 denunce, quasi due terzi (15.152) riguardano cittadini stranieri. Significa 41 denunce al giorno. Dati chiaramente discordanti in base alla nazionalità li leggiamo anche per quanto riguarda i ritrovamenti. In termini relativi la percentuale di ritrovamenti di stranieri rispetto al totale delle denunce è stata del 32,35%, mentre quella dei ritrovamenti di italiani del 78.85%.
I dati anagrafici degli scomparsi
La percentuale più alta delle 24.369 denunce del 2022 riguarda i minorenni, che sono più del 70% del totale. Seguono poi i maggiorenni fino a 64 anni ed infine, per poco meno del 4% del totale, le persone over 65. Per quanto riguarda i ritrovamenti invece, la percentuale più alta, sempre per fascia di età, è stata quella degli ultrasessantacinquenni, con quasi l’80,47%. I minorenni, anche in questo caso, sono quelli che sono stati ritrovati di meno, solo il 40,53%. Quando parliamo di minori poi, di tutte le 17.130 denunce di scomparse, cioè una media di 47 al giorno, il 75,90% ha riguardato stranieri. Un dato si capovolge con riferimento ai ritrovamenti, con una percentuale del 74,27% per gli italiani, rispetto a quella del 29,81% per i minori stranieri.
L’andamento storico delle scomparse
Come abbiamo detto precedentemente, per quanto riguarda il tema delle persone scomparse c’è un anno cardine in cui è cambiato tutto. Nel 2012 la legge numero 203 ha rivoluzionato l’approccio al tema. Per questo, per analizzare le serie storiche sulle persone scomparse, lo faremo dal 1974 a dieci anni fa. Ci viene in aiuto sempre la XXVIII Relazione sulle persone scomparse che mette in evidenza che le denunce di scomparsa sono state 121.676, cioè una media di 3.202 all’anno, e i ritrovamenti 104.790.
Dati ben diversi dagli attuali anche per quanto riguarda la nazionalità e la fascia anagrafica delle persone scomparse. Nel primo caso vediamo che la percentuale di casi di scomparsa di cittadini italiani è stata del 59,08% mentre quella dei cittadini stranieri è stata del 40.92%, mentre per quanto riguarda l’età la maggior parte erano persone maggiorenni con meno di 64 anni.
Dall’entrata in vigore della legge numero 203 invece, quindi dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2022, le denunce di scomparsa registrate nella banca dati della polizia sono state 180.827 mentre i ritrovamenti sono stati 118.178, cioè il 65.35% delle denunce. Quasi il 43% di queste si riferiva a cittadini italiani. Le denunce in questi ultimi dieci anni sono aumentate molto e senza dubbio la legge ha influito su ciò. Ricordiamo che la denuncia stessa può essere fatta anche da una persona che non sia il familiare dello scomparso e che, lo ribadiamo ancora una volta, sono le prime 48 ore a poter fare la differenza tra trovare o non ritrovare la persona scomparsa.