È stata presentata la prossima edizione del Premio Galileo. Il premio letterario per la divulgazione scientifica promosso dal Comune di Padova è giunto alla quattordicesima edizione.
A illustrare gli appuntamenti legati al Premio e a presentare la giuria: Andrea Colasio, assessore alla Cultura e Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost.
L’obiettivo del Premio Galileo è quello di selezionare i migliori testi di divulgazione scientifica in lingua italiana. Quest’anno hanno partecipato 40 case editrici e persino un libro autoprodotto su Amazon, “un'operazione interessante dal punto di vista dell’editoria”, commenta Filiberto Zovico.
“Il Premio Galileo si sta configurando come il più importante in Italia per la divulgazione scientifica”, spiega Andrea Colasio. “In questa edizione sono due le novità rilevanti. La prima è che il Premio farà il grand tour. Per dare visibilità all'evento, d’accordo con il Rettore, è stato deciso che i 5 finalisti, da gennaio a marzo, saranno in tour in alcuni luoghi topici della divulgazione letteraria in Italia: Milano, Torino, Trento e, naturalmente, Padova. È un modo per portare il Premio Galileo in più città e renderlo di caratura nazionale. La seconda novità di quest’anno è il coinvolgimento delle nuove generazioni. Ci sarà un concorso proposto a tutte le scuole secondarie di secondo grado di Italia, dal tema Fake troppo fake! Racconti (corretti) di scienza”.
Le classi e i gruppi di studenti che vogliono mettersi in gioco dovranno elaborare un progetto che tratti delle modalità della corretta divulgazione scientifica e della nascita e della diffusione delle fake news. Sono previste tre modalità di partecipazione: testo scritto, elaborato artistico (fumetti, manifesti e campagne pubblicitarie) e sezione multimediale. “I vincitori costituiranno parte importante della giuria esterna, assieme al grande numero di studenti universitari che verranno selezionati durante la settimana della scienza”, aggiunge Colasio.
Per quanto riguarda la giuria, il presidente per l’edizione 2020 sarà Alberto Mantovani, immunologo di fama internazionale, direttore scientifico di Humanitas, e ricercatore più citato a livello nazionale. Come annuncia Colasio: “Il rettore Rizzuto ha accettato l’invito di indicare una cinquina di prestigiosi docenti dell’università di Padova per partecipare alla giuria”, e per questo sono stati scelti Maurizio Borin, docente di agronomia; Marco Ferrante, docente di calcolo delle probabilità; Maria Maddalena Parlati, docente di letteratura inglese; Maria Berica Rasotto, docente di anatomia comparata; e Flavio Seno, docente di fisica teorica della materia. A questi si aggiungono cinque giornalisti specialisti della divulgazione scientifica: Gabriele Beccaria (La Stampa), Rossella Panarese (Radio3Scienza), Giovanni Caprara (il Corriere della sera), Barbara Carfagna (Rai), e Silvia Bencivelli, giornalista, saggista e conduttrice radiofonica e televisiva.
“Si tratta di una scelta molto calibrata, che comprende nomi appartenenti alle più grandi testate del Paese e personalità in grado di muoversi con competenza e professionalità nell’ambito della divulgazione pubblica. Sarà quindi una giuria articolata e autorevole che coordina la presenza del nostro Ateneo con il mondo dell’editoria”, conclude Colasio.
Il Premio Galilei ha anche un'altra finalità: portare l'attenzione su Padova come città della scienza. Filiberto Zovico parla del Galileo Festival della scienza e innovazione, la manifestazione che anche quest'anno si svolgerà in contemporanea con il Premio Galileo. “C’è una sinergia di tempi e di obiettivi”, spiega Zovico. “La scelta di rendere sempre più pervasivo e nazionale il Premio implica una traiettoria sulla quale si trova anche il lavoro per il festival, che durerà 7 giorni, dal 4 al 10 maggio 2020. Saranno quindi delle occasioni per invitare molti giovani a conoscere il Premio Galileo, il festival e la città”.
Le date da appuntare, quindi, sono quelle del 2 dicembre 2019, giorno in cui verrà annunciata la cinquina finalista, e l’8 maggio 2020, giornata di premiazione del concorso scuole e del vincitore del Premio Galilei.