
Come cambia il nostro livello di benessere mentale durante la giornata? Lo rivela uno studio, pubblicato di recente su BMJ Mental Health, che ha osservato come varia la nostra salute mentale in base all’ora, al giorno della settimana e alle stagioni.
A chiunque sarà capitato di sperimentare stati psichici differenti nel giro di poco tempo, anche nella stessa giornata: può succedere di sentirsi energici e felici e poi, subito dopo, provare ansia e tristezza. Sperimentiamo emozioni altalenanti, che non dipendono solo da ciò che ci accade o da quello che stiamo vivendo, ma possono cambiare improvvisamente, senza alcun motivo apparente.
In realtà, la scienza ha cercato una risposta a questi repentini mutamenti. Uno dei motivi che possono determinare variazioni nel nostro livello di salute mentale è la maggiore o minore presenza di neurotrasmettitori, quali dopamina e serotonina. La prima consente il controllo su alcune funzioni fondamentali, quali il movimento, la sensazione di piacere, il meccanismo della ricompensa, i meccanismi di regolazione del sonno e la memoria di lavoro; la seconda, invece, svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del sonno, dell’appetito e di altri aspetti fondamentali per il benessere dell’individuo. Importante è anche il ruolo di alcuni ormoni, indispensabili nel regolare il livello della nostra salute mentale: si pensi al cortisolo, che si produce in maggiori quantità in risposta ad una situazione di stress fisica o psichica, e che provoca l’aumento del battito cardiaco, del respiro e del tono muscolare. Studi precedenti hanno reso noto che la presenza di questi ormoni e neurotrasmettitori varia durante il giorno: il cortisolo, ad esempio, raggiungerebbe il picco subito dopo il risveglio e diminuirebbe nel corso della giornata.
Oltre a tali processi fisiologici, ci sono altri fattori che intervengono a influenzare il nostro benessere mentale, come il contesto geografico e ambientale in cui si vive: la luce solare, l’inquinamento acustico e atmosferico e la temperatura, che possono cambiare con uno schema sistematico durante il giorno. Inoltre, gli individui tendono a vivere seguendo una precisa routine - dormire, svegliarsi, mangiare, lavorare, spostarsi, fare esercizio fisico, lavorare -, che in una certa misura può influire sul benessere psichico.
Gli studi che riflettono sul modo in cui variano nel tempo i nostri stati psichici sono pochi. Molti riguardano i mutamenti nel tono dell’umore, che è strettamente collegato alla salute mentale ma che, a differenza di quest’ultima, riguarda ciò che sperimentiamo nel breve termine, non nel lungo periodo. Sui cambiamenti dell’umore durante il giorno ci sono modelli diversi e contraddittori, probabilmente perché sono stati presi in esame soltanto campioni ristretti di popolazione.
La novità della recente ricerca, invece, è che ha considerato un numero di persone molto elevato – quasi 50.000 -. Lo studio – condotto dal Covid-19 Social Study della UCL -, si è protratto dal 2020 al 2022, ed ha analizzato le risposte dei partecipanti ad alcuni sondaggi sulla propria salute mentale. In particolare, i ricercatori si sono soffermati su variazioni nei livelli di ansia e depressione, di solitudine, di felicità, di soddisfazione riguardo la propria vita e di benessere eudaimonico, ovvero la percezione che la propria vita abbia un senso. Lo studio ha consentito di comprendere come cambiano questi aspetti psicologici in base all’ora del giorno, ai giorni della settimana e alle stagioni, in quanto le persone hanno risposto ai sondaggi in momenti e tempi diversi.
I dati mostrano che, in generale, la salute mentale è migliore al mattino, con un picco positivo al risveglio, e tende a diminuire durante il giorno, fino a raggiungere i livelli peggiori intorno a mezzanotte. Le maggiori oscillazioni degli stati psichici sono evidenti la domenica e nei giorni festivi, forse anche a causa delle differenze della routine delle persone, che cambia, ovviamente, quando non si svolgono le attività abituali e quotidiane: questi mutamenti potrebbero incidere provocando alterazioni sul nostro benessere mentale. Per quanto riguarda le variazioni relative al giorno della settimana, sarebbero i lunedì, i martedì e i venerdì quelli in cui sperimentiamo livelli di salute mentale più positivi, mentre, considerando i mutamenti tra le stagioni, prevedibilmente l’inverno sarebbe il periodo in cui stiamo peggio, mentre durante l’estate la sensazione di benessere mentale tende a crescere. A subire minori variazioni sarebbe la solitudine, che riguarda il grado di benessere sociale e che sarebbe meno influenzata da questi fattori; la percezione del proprio benessere e della propria felicità individuali, invece, è quella che subisce maggiori oscillazioni in base al momento che si sta vivendo.
Ovviamente, i risultati di questo studio non hanno una relazione causa-effetto: in primo luogo, perché si riferiscono soltanto a persone residenti in Inghilterra, senza prendere in considerazione altre latitudini e aree geografiche; in secondo luogo, non si prendono in esame le abitudini dei singoli partecipanti. Per esempio, non sappiamo se sperimentare migliori livelli di salute mentale al mattino derivi da processi fisiologici o da abitudini individuali, come dormire e riposare di più durante la notte.
Tuttavia, l’importanza della ricerca resta non trascurabile: ha preso in considerazione un campione di persone molto ampio, ed ha dimostrato che, per ricerche sperimentali ed interventi sulla salute mentale pubblica e individuale, bisogna tener conto anche dei momenti della giornata, dei giorni della settimana e delle stagioni in cui vengono svolti, poiché potrebbero influenzare i dati ed il benessere dell’individuo.