SCIENZA E RICERCA
Saune per rane: rifugi termali artificiali per salvarle dall'estinzione

Litoria aurea, foto di Bernard Spragg da Flickr
Semplice eppure sorprendente: grazie a un progetto per salvare le rane a rischio estinzione il biologo Anthony Waddle ha vinto il Future for Nature 2025, riconoscimento assegnato a scienziati under 40 per celebrare i risultati raggiunti nella protezione delle specie selvatiche. Andiamo con ordine: nel 2024 Nature pubblica uno studio, firmato da Waddle e altri ricercatori, che descrive i risultati ottenuti grazie all'attivazione di rifugi termici artificiali ottenuti impilando una decina di mattoni e sistemandoli all'interno di una serra di un metro quadrato. E tutto questo perché? Può far sorridere ma non è affatto un’idea bislacca. Il team realizza piccole saune, ideate per sconfiggere una infezione fungina molto aggressiva che da tempo colpisce le rane australiane, tra cui le popolazioni di rana campana verde e dorata Litoria aurea, originaria dell’Australia orientale e in via di estinzione: all’interno dei rifugi termali artificiali l'aumento della temperatura corporea degli anfibi consente di eliminare le infezioni e sviluppare una resistenza alla malattia.
Dunque, i ricercatori della Macquarie University di Sidney, guidati da Waddle, in collaborazione con l’ateneo di Melbourne, perfezionano un metodo semplice, a basso costo, ma assai efficace per aiutare concretamente le rane colpite dalla chitridiomicosi, infezione arrivata dalla penisola coreana alla fine degli anni Settanta, identificata circa vent'anni fa e che, una volta diffusa in un ambiente, lì si stabilisce in modo permanente. In circa cinquant'anni ha determinato il declino globale di oltre 500 specie di anfibi e causato oltre 90 estinzioni ("Il fungo chitride Batrachochytrium dendrobatidis è stato identificato nelle popolazioni di anfibi circa 20 anni fa e ha causato la morte e l'estinzione di specie su scala globale [...] Il declino ha raggiunto il picco negli anni Ottanta e solo il 12% delle specie in declino mostra segni di ripresa, mentre il 39% sta subendo un declino continuo", Science, 2019).
L'approccio per combatterla prevede la costruzione di saune a misura di rana, create sfruttando i fori già presenti nei comuni mattoni inseriti poi in una piccola serra: sfruttando le condizioni di calore e umidità, questa pratica consente di eliminare naturalmente le infezioni. "Ridurre i tassi di mortalità e rafforzare l’immunità alla chitridiomicosi è la chiave per proteggere gli anfibi da questa malattia, ormai endemica in tutto il mondo", spiega Waddle. "Il nostro studio ha utilizzato rane campana verdi e dorate, un tempo molto comuni nell'Australia orientale: vivevano nelle cassette delle lettere e nei cortili e si erano adattate bene agli insediamenti umani, prima che la chitridiomicosi arrivasse e ne colpisse duramente la popolazione".
Il team di ricerca sta lavorando per ampliare lo studio e aumentare i rifugi termali per le popolazioni vulnerabili di rane campana verdi e dorate (Green and golden bell frog) del Sydney Olympic Park, tra le più grandi rimaste in Australia. Identificata dal programma Saving our Species, questa rana in via d'estinzione è tutelata anche dai volontari del Conservation Volunteers Australia, con il supporto del Communities Environment Program, attraverso un intervento di ripristino e riconnessione dell'habitat proprio al Sydney Olympic Park.
Un recente approfondimento, sempre su Nature, ripercorre le tappe del progetto per rintracciarne esiti e sviluppi, a distanza di tempo e a premio assegnato. Forti dei risultati ottenuti con l'installazione di una settantina di saune per rane in tre siti nell'area metropolitana di Sydney e in previsione di riuscire a costruirne altre nel 2026, attraverso guide pratiche, video didattici e workshop, il team di Waddle sta ora formando le comunità locali affinché le saune possano essere realizzate con cura e metodo da più persone e, quindi, possano moltiplicarsi. “Il trattamento in sauna può dare i suoi frutti in tempi rapidi - spiegano i ricercatori -, bastano poche ore al giorno, per circa una settimana. Salvare una rana femmina può cambiare il destino di una popolazione”.