SCIENZA E RICERCA

Venuto da lontano: scoperto 3I/Atlas, il terzo oggetto interstellare

Lo scorso primo luglio è stato individuato un ospite inatteso nel nostro sistema solare: si tratta di 3I/Atlas, il terzo oggetto interstellare scoperto fin ora, che prende il nome da uno dei telescopi del progetto Atlas, grazie al quale è stato osservato per la prima volta.

Che cos'è un oggetto interstellare

 È un corpo celeste che non ha origini nel sistema solare ma proviene da altre formazioni planetarie, da cui è stato probabilmente espulso, e attraversa solo temporaneamente il nostro Universo per poi allontanarsene definitivamente. Questi oggetti hanno alcune caratteristiche peculiari, che rendono possibile appurare la loro estraneità rispetto alla nostra galassia: non seguono un’orbita chiusa – ellittica o circolare -, come tutti gli altri pianeti o stelle del sistema solare, che ruotano continuamente attorno al Sole; l’orbita di questi corpi, invece, è iperbolica, aperta, perché forma una curva e non si chiude su se stessa; dunque, l’oggetto non è calamitato dalla forza gravitazionale del Sole, e può lasciare per sempre il nostro Universo. Per descrivere la forma di un’orbita si può misurare la sua eccentricità: se è pari a zero si tratta di un cerchio, se equivale ad un valore tra zero e uno l’orbita forma un’ellisse, e più il numero cresce, più la sua traiettoria appare aperta. Nel caso di 3I/Atlas parliamo di un’eccentricità estremamente alta, compresa tra 6.1 e 6.2, e ciò non lascia dubbi sul fatto che provenga da un altro sistema planetario.

Un’altra particolarità di questi corpi celesti è la loro velocità: se un oggetto si muove più rapidamente rispetto alla velocità di fuga del Sole – cioè la velocità che un corpo deve avere per sfuggire alla sua forza gravitazionale -, non rimane nel sistema solare; 3I/Atlas si muove a 60 kilometri al secondo rispetto al Sole; ciò vuol dire che non può venire catturato dall’attrazione gravitazionale della nostra stella, dunque può abbandonare il nostro Universo.

Anche le sue dimensioni sono insolite: misura circa una ventina di chilometri, e ciò ne favorisce l’osservazione. Poterlo studiare è molto importante, perché consente di esaminare materiali provenienti direttamente da altri sistemi stellari, e di acquisire nuove informazioni su ciò che potrebbero rivelare. 

Che cos'è 3I/Atlas

Dalle prime rilevazioni, sembrerebbe che 3I/Atlas sia una cometa: a confermarlo la chioma e la coda che sembrano costituirlo.

Ciò lo rende simile ad un altro oggetto interstellare scoperto qualche tempo fa: stiamo parlando di 2I/Borisov, individuato il 30 agosto 2019 dall’astrofilo Gennadij Borisov. A fargli sospettare di essere di fronte ad un corpo extrasolare è stata la traiettoria, differente da quella che seguivano gli altri corpi celesti. Osservazioni successive hanno fornito ulteriori conferme: il calcolo dell’eccentricità – pari a 3.38 circa -, ha accertato che l’orbita di 2I/Borisov era differente, aperta e non richiusa su se stessa, appurando che il corpo celeste avrebbe lasciato definitivamente il sistema solare dopo averlo attraversato. Successive verifiche hanno confermato che 2I/Borisov era una cometa, molto simile per composizione a quelle che si osservano nel nostro Universo.

Ma a stupire gli studiosi e a scatenare il moltiplicarsi di ipotesi speculative sulla natura di questi oggetti è stata la scoperta – nel 2017 – del primo corpo esterno al sistema solare. Quest’ultimo è stato denominato 1I/’Oumuamua: il termine – di lingua awaiana, in onore dell’arcipelago in cui è situato l’osservatorio in cui è stato scoperto -, significa “primo messaggero venuto da lontano”, proprio a sottolineare il forte impatto che la scoperta ha avuto nella comunità astronomica. Inizialmente si ipotizzava che il corpo extrasolare fosse un manufatto artificiale alieno, ma la teoria è stata in seguito ritenuta fortemente improbabile, e l’oggetto è stato classificato come asteroide interstellare.

A rendere particolarmente interessante 3I/Atlas rispetto ai suoi predecessori è la sua osservabilità: se ‘Oumuamua, per esempio, quando è stato individuato si stava già allontanando dal Sole, questa cometa si sta ancora avvicinando, e raggiungerà la distanza minima nell’ottobre 2025. Purtroppo, dal punto di vista della Terra, il corpo celeste resterà nascosto dietro al Sole, ma ritornerà visibile a dicembre; non sarà mai osservabile a occhio nudo, ma si potrà vedere anche con un telescopio amatoriale, perciò anche gli astrofili potranno provare a individuarlo. Per la sua estrema velocità non possono essere inviate sonde o altri strumenti per studiarlo, ma 3I/Atlas passerà molto vicino a Marte, dunque potremo forse contare sui rover e le sonde che studiano il pianeta rosso per esaminare più a fondo la cometa.

Lo studio approfondito di 3I/Atlas – e in generale degli oggetti interstellari – potrebbe rivelarsi fondamentale per ottenere ulteriori informazioni sugli altri sistemi planetari: grazie ad essi, infatti, è possibile osservare materiali provenienti direttamente dallo spazio al di là del Sole. Osservare una cometa che proviene dall’esterno del nostro Universo, inoltre, può consentire di individuare analogie e differenze con quelle che appartengono al sistema solare.

Tuttavia, inviare appositamente sonde e strumenti per studiare 3I/Atlas non è possibile, vista la velocità con cui si muove. Si può solo osservare da lontano, ricostruendone il più possibile le caratteristiche attraverso avanzati telescopi e strumenti di osservazione.

La certezza è che questo non sarà l’ultimo oggetto interstellare che attraverserà il sistema solare, e che per gli studiosi sarà sempre più semplice osservarli: ciò grazie a sistemi di rilevazione sempre più avanzati, che servono proprio a individuare nuovi visitatori dell’Universo. È il caso, per esempio, dell’osservatorio vera C. rubin, che annovera tra i suoi obiettivi anche quello di raccogliere informazioni su nuovi corpi celesti, asteroidi o comete.

Dunque, la capacità di osservazione degli studiosi sta aumentando e, con essa, anche la possibilità di fare nuove e importanti scoperte.

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