UNIVERSITÀ E SCUOLA

Le Sette di Edimburgo ricevono finalmente la laurea, dopo 150 anni

Hanno dovuto aspettare 150 anni per laurearsi: nel novembre 1869, Sophia, Mary, Emily, Matilda, Helen, Edith e Isabel si iscrissero all’università di Edimburgo, con la volontà di seguire gli studi di Medicina, diventando quindi le prime studentesse a immatricolarsi nel Regno Unito. Questa conquista fu ostacolata però dal pregiudizio, dalle discriminazioni e dalla loro stessa università che non concesse loro l’acclamato titolo di studio. 

A distanza di un secolo e mezzo, sette studentesse della Scuola di Medicina dell’università di Edimburgo hanno ricevuto simbolicamente la laurea delle loro sette antenate che, grazie al loro gesto, hanno aperto la strada verso l’istruzione superiore alle donne.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da The University of Edinburgh (@edinburghuniversity) in data:

Tutto iniziò nel marzo 1869 quando Sophia Jex-Blake venne ammessa alla facoltà di Medicina, con l’approvazione del Senato accademico. Il tribunale universitario però ritenne che le classi miste fossero inaccettabili e quindi l’ammissione di Sophia venne annullata “nell’interesse della donna”. La risposta della studentessa rifiutata non si è fatta attendere. Con il sostegno dell’amico David Masson, professore di letteratura, Sophia chiese al «The Scotsman» e ad altri giornali scozzesi di promuovere una sua richiesta: trovare altre donne affini a lei per sfidare l’università e permettere l’accesso all’istruzione superiore al genere femminile.

Una delle prime a unirsi alla battaglia fu Isabel Jane Thorne. Moglie di un commerciante di tè, visse per alcuni anni a Shanghai dove si convinse della necessità di aprire la professione anche al genere femminile, per poter curare le donne e i bambini.

Successivamente si aggiunsero Edith Pechey, Matilda Chaplin, Helen Evans e un anno dopo Mary Andreson ed Emily Bovell. Il gruppo formato passò alla storia come le Sette di Edimburgo, soprannominate anche “Septem contra Edinam”, in riferimento alla tragedia greca “I sette contro Tebe”. 

L’opposizione si scagliò immediatamente contro queste ammissioni, sollevando in primis la questione delle classi miste e mettendo successivamente in discussione la capacità intellettuale delle donne. Sophia riuscì a convincere i professori a insegnare in classi separate: durante gli esami di primavera, il gruppo conseguì numerosi successi. Edith Pechey ottenne il punteggio più alto nell’esame di Chimica, diventando la candidata ideale per la borsa di studio Hope ma le polemiche relative a questa assegnazione obbligarono l’università a destinare la borsa al secondo arrivato, un uomo. 

Nonostante i risultati, la resistenza da parte di alcuni docenti e studenti non si placò e diventò sempre più aggressiva con intimidazioni, attacchi fisici e insulti, fino alla rivolta di Surgeon’s Hall. Nel novembre del 1870, il gruppo di donne cercò di accedere alla sala per sostenere l’esame di anatomia: una grande folla, composta non solo da studenti, che si trovava all’entrata, iniziò a insultare verbalmente e a lanciare fango sulle donne. Si racconta che alcuni colleghi, scioccati da queste azioni, decisero di scortare le Sette di Edimburgo all’interno della Surgeon’s Hall, ripetendo il gesto anche in altre occasioni. Le polemiche divennero sempre più accese, fino al 1873 quando il tribunale dell’università, dopo diverse petizioni e azioni legali, decise definitivamente di non concedere la laurea al gruppo di studentesse, sostenendo che l’ateneo non avrebbe dovuto ammetterle in primo luogo. 

La battaglia, tuttavia, non si fermò ai confini scozzesi: Sophia Jex-Blake si trasferì a Londra per aiutare nella fondazione della London School of Medicine for Women, insieme a Elizabeth Garret Anderson e Elizabeth Blackwel, la prima donna americana a conseguire una laurea in medicina. Qui Sophia iniziò a insegnare alle future dottoresse ma la legge inglese non permetteva ancora il rilascio della licenza medica alle donne: bisognerà aspettare il 1876, anno in cui il parlamento approvò la legge che consentì alle donne di frequentare le università e di abilitarsi alla professione medica. La Scozia permise alle donne di laurearsi nei propri atenei solamente nel 1892. 

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012