SCIENZA E RICERCA

La storia di un meteorite particolare

Con un ospite di riguardo, Franco Foresta Martin, geologo e grande giornalista, nonché esperto di scienze dello spazio, parliamo della vicenda di un meteorite: “Dall’inizio di questa storia è passato poco più di mezzo secolo – spiega Foresta Martin – quando venne fondata l’Unione astrofili italiani”. Si tratta di un’associazione di appassionati delle scienze del cielo e dello spazio, alcuni professionisti altri amatori con cultura astronomica, che riescono a dare un contributo all’astronomia osservativa. Ci sono due propositi: uno di ricerca scientifica e uno di divulgazione. Tra questi obiettivi c’era l’osservazione dei bolidi: delle stelle cadenti più luminose del solito che nei casi più eclatanti possono diventare luminose quanto la luna piena. “Attraverso la rete di astrofili potevamo ricostruire la traiettoria dei bolidi e ricostruirne il punto di impatto e tentare un recupero”. Con questo metodo sono stati tracciati molto bolidi che però nella loro traiettoria di caduta finivano in mare: “Il 10 agosto del 1968 avviene un fenomeno che ci porterà a un bottino importante. Dai cieli del centro Italia si vede un bolide che raggiunge ¼ di luna di luminosità”.

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