SOCIETÀ

Terrorismo, cosa ci dice il caso Battisti

A distanza di qualche giorno sembrano essersi attenuate le polemiche intorno all’arresto e al trasferimento in Italia di Cesare Battisti: è tempo di fermarsi a riflettere su un’epoca che si allontana ma che alla fine torna in qualche modo a far parlare sempre di sé. Ma perché, a distanza di quasi 40 anni, il terrorismo politico fa ancora discutere? “Siamo un Paese strano, abbiamo sempre un’enorme difficoltà a fare i conti con la nostra storia, e questo vale anche per altri momenti cruciali come il fascismo. Come se ci fosse una sostanziale incapacità culturale a prendere le distanze dai fenomeni”. A rispondere è Carlo Fumian, docente padovano di storia contemporanea che proprio di questo argomento si è occupato a più riprese: da ultimo come curatore del volume Il terrorismo di destra e di sinistra in Italia e in Europa (Padova University Press 2018), che traccia un vero e proprio stato della conoscenza su uno dei temi più controversi della nostra storiografia.

Guarda l'intervista completa a Carlo Fumian

Tornando a Battisti, cosa ci dicono gli elementi e i documenti disponibili sul suo ruolo durante la stagione del terrorismo? “A mio modestissimo parere considero risolutivo il libro pubblicato dal magistrato Giuliano Turone nel 2011, che ricostruisce la storia di Battisti tentando una sorta di esperimento in vitro: cercando cioè di replicare i processi che lo hanno coinvolto alla luce delle nuove normative, più garantiste per gli imputati. E la conclusione è che le sentenze che lo condannano sono perfettamente equilibrate e legittime”.

Questo se da una parte non giustifica, ad avviso di Fumian, le “manifestazioni indecorose e indegne di soddisfazione da parte di uomini di governo”, dall’altra non significa che tutto sia ancora chiarito riguardo a quegli anni. “I terroristi potrebbero ancora aiutarci a far luce da una parte sulle motivazioni dei loro atti, dall’altra sulla rete di collusioni che hanno sfruttato, il magma in cui si sono mossi e che da noi ha alimentato così a lungo il terrorismo. Purtroppo non credo che lo faranno”.

Per approfondire: Il terrorismo in Italia e quella verità che manca

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