SOCIETÀ

Un vento nuovo a Chicago: eletta la prima sindaca afroamericana e omosessuale

Chicago, la terza metropoli più grande degli Stati Uniti, ha eletto Lori Lightfoot come nuova sindaca della città. Avvocato ed ex procuratore federale: Lightfoot è diventata il simbolo la volontà di cambiamento dei cittadini che, dopo anni di corruzione, hanno deciso di eleggere una persona senza legami politici.

Il 56° sindaco eredita, tuttavia, una situazione difficile: Chicago rappresenta una delle città con il tasso di criminalità e omicidi più alto degli Stati Uniti ed è attraversata da una crisi pensionistica senza precedenti. Se da un lato il centro città offre delle opportunità per chi opera nel campo tecnologico e negli affari congressuali, dall'altro ci sono le periferie in cui si sta vivendo un esodo delle persone afroamericane e la chiusura di numerose scuole pubbliche.

Con il 73,7% dei voti, Lightfoot ha battuto la sua avversaria Toni Preckwinkle che ha ricoperto per 19 anni la carica di assessore a Chicago prima di diventare presidente del consiglio della contea di Cook. Questa vittoria rappresenta la volontà dei cittadini di cambiare la reputazione di “città corrotta”: tra gli altri punti della sua politica, Lori Lightfoot ha promesso di aiutare le persone con un basso reddito e le classi operaie, spesso dimenticate dalle precedenti amministrazioni. Inoltre, nel suo programma è presente anche una riforma scolastica (i consigli scolastici verranno eletti non più dal sindaco) e della polizia con un'intensificazione dell'addestramento e la lotta alla cattiva condotta degli ufficiali. Dal punto di vista finanziario, la nuova sindaca vuole legalizzare la marijuana ricreativa e costruire un casinò a Chicago, con l'obiettivo di aumentare gli introiti nelle casse della città.

Anche le comunità LGBTQ+ hanno festeggiato il risultato: in questo periodo storico, infatti, si sta notando un cambiamento nella politica americana, grazie la nomina di Jared Polis come governatore del Colorado e alla candidatura di Peter Buttigieg per le elezioni 2020 (entrambi si sono dichiarati apertamente omosessuali).

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