IN ATENEO
I 100 anni di un giornale universitario: tra fascismo e resistenza
Nel 1919 usciva per la prima volta il giornale goliardico "Il Bo": attraverso un racconto per immagini ripercorriamo un secolo di vita all'università di Padova.
Tra il 1938 e i primi anni della guerra il regime è al suo acme di popolarità e Il Bò, privato di voci dissonanti autorevoli come quella di Eugenio Curiel, ne diventa il fedele megafono all’interno del mondo universitario, caratterizzandosi anche per una violenta campagna razzista e antisemita. Una linea che continua anche dopo il 25 luglio 1943, quando Mussolini viene deposto dal gran consiglio del fascismo, e a maggior ragione prosegue anche quando viene liberato dai tedeschi e posto a capo della Repubblica Sociale Italiana.
Concetto Marchesi, sullo sfondo Palazzo Bo. Disegno di Marco Roveroni
Il 9 novembre 1943 è fissata l’inaugurazione dell’anno accademico: il nuovo rettore Concetto Marchesi, notoriamente comunista e antifascista, dopo aver fatto cacciare alcuni miliziani fascisti pronuncia la sua prolusione nell’aula magna, incitando gli studenti a “non lasciare che l’oppressore disponga della loro vita” e a “liberare l’Italia dalla schiavitù e dall’ignominia” del nazifascismo. Intanto nelle stesse sale del rettorato il 25 settembre è nato il primo numero di “Fratelli d’Italia”, periodico del Cln e il più diffuso dei giornali clandestini del Veneto.
Dopo l'8 febbraio 1848, in cui si ribellarono contro il dominio austriaco, gli studenti dell'ateneo si mobilitano nuovamente contro l'oppressione, lasciando sul campo 117 caduti. Grazie al loro sacrificio l'Università di Padova è l'unico ateneo italiano ad essere stato insignito della medaglia d'oro al valor militare poiché, come si legge nella motivazione, “nell’ultimo immane conflitto seppe, prima fra tutte, tramutarsi in centro di cospirazione e di guerra. Padova ebbe nel suo Ateneo un tempio di fede civile e un presidio di eroica resistenza.”(segue)
Per saperne di più
- L'antifascismo di Concetto Marchesi
- Marchesi e gli anni della lotta
- Gli studenti che fecero la Resistenza
- Un inquieto rettore e la sfida della Resistenza
- La tela di Gola, il rettore-Penelope che salvo il Bo dai nazifascisti
SPECIALE I 100 anni di un giornale universitario