SCIENZA E RICERCA

46P Wirtanen: nei nostri cieli la cometa mancata della missione Rosetta

 La cometa più famosa di quest’anno 2018 e che in questi giorni sarà al massimo del suo splendore guadagnandosi il soprannome di “Cometa di Natale”, è  la  46P/Wirtanen, la cometa che la missione spaziale Rosetta avrebbe dovuto incontrare nel suo disegno iniziale e che invece ha regalato alla “collega” 67P/Churyumov Gerasimenko (CG), una ben più grande e duratura fama.

La missione Rosetta infatti sarebbe dovuta partire il 12 gennaio 2003 per raggiungere la cometa 46P/Wirtanen nel 2011. Tuttavia, l’Agenzia Spaziale Europea dovette cambiare il programma quando l'Ariane 5, il vettore che avrebbe dovuto lanciare Rosetta, fallì un lancio l'11 dicembre 2002. I nuovi progetti previdero il lancio il 26 febbraio 2004 e il raggiungimento nel 2014 della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Dopo altri due lanci cancellati la missione Rosetta finalmente partì il 2 marzo 2004 e raggiunse la cometa nell’agosto 2014 ottenendo risultati straordinari che stanno cambiando le nostre conoscenze sulla formazione ed evoluzione delle comete e dell’intero Sistema Solare.

La cometa Wirtanen, scoperta il 17 gennaio 1948 dall’astronomo statunitense Carl Alvar Wirtanen, appartiene alla stesso gruppo dinamico di comete a cui appartiene anche la Churyumov-Gerasimenko, ovvero le comete della famiglia di Giove, comete “catturate” dal gigante Giove mentre passano nelle sue vicinanze, ma è ancora più piccola della CG, solo 600 metri di raggio contro i circa due della CG. Si tratta quindi di una cometa cosiddetta periodica a corto periodo, dato che effettua una rivoluzione attorno al Sole ogni 5.43 anni e arriverà al punto più vicino al Sole, detto perielio, proprio il 12 Dicembre 2018, rimanendo visibile per tutto il mese.

Il 16 dicembre sarà a soli, si fa per dire, 11,5 milioni di chilometri dalla Terra, con una magnitudine fino a 3.0 e sarà quindi visibile ad occhio nudo per diversi giorni. In questo periodo è molto intensa l’attività osservativa della cometa anche dai telescopi dell’Osservatorio di Asiago per studiarne la composizione, i colori, la polvere, ecc.

Le comete, come ormai noto, contengono, oltre a materiale roccioso, carbonaceo, organico, molte sostanze volatili sotto forma di ghiacci che, avvicinandosi la cometa al Sole, sublimano dando origine alle spettacolari chiome e code che si possono estendere per migliaia e migliaia di chilometri.

Anche la Wirtanen, ormai molto vicina al Sole, sta perdendo parte del suo materiale volatile per sublimazione dei ghiacci regalandoci una chioma spettacolare che potremo osservare praticamente ad occhio nudo guardando subito dopo il tramonto verso sud-est, basso sull’orizzonte,ma sembra avere un moto molto rapido, quindi già a metà mese la potremo vedere alta sull’orizzonte e quindi visibile per tutta la notte.

Una particolarità di questa cometa è il colore verdastro della chioma, dovuto alla presenza di una grande quantità della molecola del cianogeno CN, che sembra particolarmente abbondante in questa cometa.

Il passaggio di comete non è un evento raro, è piuttosto raro però che siano abbastanza brillanti da poterle osservare ad occhio nudo. L’ultima volta è avvenuto con la cometa Hyakutake, nel marzo del 1996, una cometa che ritorna vicino al sole ogni 113.782 anni e poi con l’eccezionale cometa Hale Bopp, rinominata la Grande Cometa del 1997, una cometa nuova che rimase visibile a occhio nudo per ben 18 mesi e che potremo rivedere solo nel 4380. L’osservazione di questi spettacolari oggetti, anche e soprattutto a occhio nudo, ci immerge in quella magica atmosfera che solo un oggetto così straordinario come una cometa può regalare e, guardandole, nel silenzio della notte, la nostra mente non può non correre a quel tempo, miliardi di anni fa,  quando, su una Terra ancora molto giovane e bombardata da migliaia di questi oggetti, le molecole organiche di cui sono composte, si depositarono sul nostro pianeta e diedero piano piano origine alla vita.

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