CULTURA

Albrecht Dürer: il rinoceronte e altre meraviglie

Quello che si offre agli occhi del visitatore, nelle sale appena restaurate di Palazzo Sturm a Bassano del Grappa, è un vero e proprio tesoro grafico. Considerata la più importante al mondo insieme a quella conservata al Kunsthistorisches museum di Vienna, la collezione Remondini raccoglie ben 214 incisioni di Albrecht Dürer (1471- 1528), un numero straordinario se si considera che, nell'arco dell'intera vita, l'incisore di Norimberga ne realizzò 260. Le tavole originali del maestro tedesco sono ospitate nelle stanze recentemente rinnovate del palazzo sede del museo che porta il nome della dinastia di stampatori bassanesi, attivi tra Sei e Settecento, specializzati in raffinate edizioni e stampe popolari.

La storia della famiglia inizia con il padovano Giovanni Antonio Remondini (1634-1711) che intorno al 1660 fonda una tipografia che coniuga produzione letteraria popolare e iconografica e, all'inizio del Settecento, conta 18 macchine tipografiche, 24 torchi per la stampa in rame e 2 per le carte a fiori, 4 cartiere e una fonderia di caratteri e produce, con successo, immagini sacre (I santi dei Remondini) e cavalleresche, vedute di città e vedute ottiche (che anticipano il cinema), le "quattro stagioni", carte da gioco, animali, soldatini da ritagliare, ritratti e calendari. Ma i Remondini non erano solo produttori di immagini - diffuse in tutto il mondo, dall'Europa all'America - ma anche appassionati collezionisti: ecco allora che, oggi, ad affiancare il patrimonio permanente delle loro creazioni, ci sono 8500 opere di grafica di maestri europei del Rinascimento e dell’epoca moderna: Schongauer, Carpioni, Rembrandt, Tiepolo, Ricci, Canaletto, Piranesi e Albrecht Dürer, appunto, di cui si contano 123 xilografie e 91 calcografie.

Il Rinoceronte, forse l'incisione più nota di Dürer, venne realizzata per ricordare l’esotico animale che, nel maggio 1515, l’Imperatore Massimiliano I aveva ricevuto in dono dalle colonie orientali a Lisbona e che, a sua volta, aveva deciso di donare al Papa. Sfortunatamente, a causa di un naufragio di fronte alle coste liguri, il rinoceronte non arrivò mai a Roma. Dürer intercettò una lettera che lo descriveva nei dettagli e ne trasse una xilografia. Oggi, attorno a questa icona, si radunano echi del passato e arte contemporanea: il belvedere di Palazzo Sturm, che guarda il Ponte Vecchio, accoglie il King Kong Rhino dell'artista cinese Li-Jen Shih, l'imponente scultura d'acciaio che rilegge la lezione dureriana adattandola al tempo presente. Risulta, così, facile individuare il protagonista dell'esposizione Albrecht Dürer. La collezione Remondini (fino al 30 settembre), ma il rinoceronte segna solo l'inizio del percorso: la mostra offre ritratti e paesaggi di rara bellezza, tavole che si sviluppano attorno a temi mitologici, popolari, naturalistici e religiosi, come le serie complete dell’Apocalisse, della Grande Passione, della Piccola Passione e della Vita di Maria. Sono di Dürer le prime acqueforti giunte fino a noi e le sue incisioni in rame sono capolavori di tecnica ricche di dettagli preziosi.

"Un corpus di queste dimensioni pone l'accento sulla lungimiranza dei Remondini e sulla loro raffinata intelligenza produttiva e collezionistica - spiega la curatrice Chiara Casarin -. Si deve a Giovanni Battista Remondini questo importante lascito, quando il 26 luglio 1849, disponeva delle sue ultime volontà di lasciare alla sua diletta Patria e per assecondare il desiderio del mio buon genitore che i Musei biblioteca archivio della città divenissero custodi di questo immenso patrimonio. La raccolta delle incisioni di Dürer è, nella collezione Remondini dei Musei Civici di Bassano del Grappa, la più cospicua: circa sessanta cartoni che rappresentano una delle più importanti collezioni del mondo".

Partendo dall'opera del genio tedesco, alla fine del percorso espositivo, il video Impressions of Albrecht Dürer racconta attraverso le immagini le tecniche di incisione e stampa, celebrando gli strumenti di ieri e le tecnologie di oggi e seguendo il movimento sicuro e sapiente delle mani degli artigiani.

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