Ettore Tito, Con la rosa tra le labbra. Collezione privata
Si inizia con la Maddalena penitente di Tiziano, si finisce con il trittico di pura seduzione di Boldini. Dal sacro al profano, si potrebbe dire. In mezzo, nello spazio di un ricco allestimento che conta 90 opere esposte, si possono ammirare ritratti di donne, madri, amiche, spose, lavoratrici, sante, eroine, seduttrici. E la nascita di un bacio, che fissa l'incontro tra femminile e maschile, e si svela nello studio su carta della Coppia di amanti in piedi, realizzato tra il 1907 e il 1908 da Gustav Klimt, opera giunta pochi giorni prima dell'inaugurazione.
La mostra Donne nell'arte. Da Tiziano a Boldini, appena inaugurata a Palazzo Martinengo a Brescia (fino al 7 giugno), è un viaggio lungo quattro secoli, dagli albori del Rinascimento fino alla Belle Époque, è una esplorazione dell'universo femminile che dalle Sante ed eroine bibliche della prima sezione, dove troviamo ad accoglierci la Maddalena penitente di Tiziano Vecellio, realizzata intorno al 1565, passa alla Mitologia in rosa e storia antica con il sacrificio di Cleopatra, qui dipinta da Artemisia Gentileschi (Cleopatra morsa dall'aspide, 1620-1625 circa), e giunge alla bella sala dedicata ai Ritratti di donne con una selezione di dipinti eseguiti tra la seconda metà del Cinquecento e i primi del Novecento, dove sono esposte opere di Hayez (1791-1882), Boldini (1842-1931), Corcos (1859-1933).
Al piano superiore la sezione Natura morta al femminile presenta opere di artiste talentuose come Margherita Caffi (1647-1710), nota per le sue composizioni di fiori, e la sala della Maternità sorprende per la profonda tenerezza rivelata nei dipinti di fine Ottocento di Cipriano Cei, Luigi Busi e Gaetano Chierici. Le sezioni dedicate al Lavoro, con l'immagine ottocentesca fissata nella grande tela La raccolta del granturco di Achille Glisenti e il bel dipinto dedicato al lago di Alleghe di Ettore Tito, e alla Vita quotidiana, dove spiccano la Sposa di Angelo Morbelli e i dipinti Pettegolezzo, Zolletta di zucchero e Rivista di moda di Federico Zandomeneghi (1841-1917), anticipano il gran finale. La mostra si conclude celebrando la bellezza libera e "moderna": la fanciulla Con la rosa tra le labbra di Ettore Tito (1895) e quella che invece si concentra sulla sua scarpetta ed è dipinta dal padovano Lino Selvatico (1924) si mostrano poco interessate allo spettatore e sono inserite nella sezione Nudo e sensualità che si chiude con le modelle di Boldini, artista che venerava le donne e sapeva dipingerne l'eleganza ma anche svelare il corpo seducente.
Quattro opere
Tiziano Vecellio, Maddalena penitente. Collezione privata
L'olio su tela di Tiziano, firmato per esteso, proviene da una collezione privata tedesca ed è esposto per la prima volta in Italia.
Gaetano Bellei, Colpo di vento. Collezione privata
A incantare sono, prima di tutto, il sorriso dolcissimo e gli occhi vivaci. E poi il colore e quel movimento così vero, posato e al tempo stesso leggermente scomposto, per colpa del vento, che accarezza gli abiti e fa volare le foglie. Quest'opera si trova nella bella sala dedicata ai ritratti di donne, insieme a dipinti di Boldini, Hayez e Corcos, quest'ultimo presente con il meraviglioso Colibrì. Dalla seconda metà dell'Ottocento viene superata la fredda artificiosità della "posa" in favore di una maggiore attenzione rivolta allo stato d'animo.
Gaetano Chierici, La piccola mamma. Collezione Privata
Questo dipinto è un trionfo di tenerezza, un'emozione intima che arriva dritta al cuore. Un umile ma accogliente spazio domestico è popolato da bambini, tra cui un neonato (al centro dell'interesse dei più grandicelli), pulcini e micetti. La scena è vivace e dolcissima, sembra quasi di sentire le risate dei piccoli protagonisti.
Giovanni Boldini, Donna che si pettina i capelli. Collezione privata
Ha lunghissimi capelli rossi la donna di Boldini, li sta pettinando mentre sembra osservare l'artista, senza mostrare imbarazzo per la sua nudità. Le ultime opere in mostra a Brescia mettono al centro la bellezza (anche spudorata) del corpo femminile: qui le donne sono seducenti, sfacciate, libere. Boldini era un artista capace di ritrarre le tante anime dell'universo femminile: nella sala dedicata ai ritratti si può ammirare quello di Lady Nanne Schrader, un capolavoro di eleganza e nobiltà.