SOCIETÀ

Katelyn Ohashi, il “tacchino” che ha spiccato il volo

Il 10 ottenuto durante i campionati universitari a gennaio è già entrato nella storia della ginnastica artistica, ma la ginnasta Katelyn Ohashi, non intende sedersi sugli allori della visibilità, soprattutto social. Quindi, da lunedì 11 febbraio, i 10 ottenuti sono due, sulla stessa coreografia ma in competizioni diverse.

Questa notizia ha una rilevanza a vari livelli. Negli sport di tipo estetico, come la danza e la ginnastica artistica appunto, sono presenti alcune eccessive attenzioni alla silhouette e al peso. Gli stessi atleti, i loro allenatori, gli istruttori e spesso anche i genitori, sono particolarmente rigorosi e attenti al raggiungimento di questo status, giudicato ottimale per la performance.

Questa attenzione eccessiva spesso si trasforma in sofferenza e disturbi del comportamento alimentare, che infatti sono, purtroppo, frequenti in questo tipo di realtà e nelle specialità sportive di tipo estetico.

Per questo motivo la storia della Ohashi risulta importante. Da piccola ha sofferto molto per la sua incapacità di controllare il peso. Infatti le sue colleghe la prendevano in giro chiamandola “tacchino”, perché non rientrava più nei canoni della silhouette. Questo l’ha portata a dimettersi dalle competizioni di alto livello, per dedicarsi a quelle di tipo universitario.

E oggi, a distanza di tempo, con uno show di rara bellezza e prorompente vitalità, Katelyn Ohashi ricorda al mondo agonistico e non, qualcosa di molto importante: il divertimento, e anche se non ballerà Giselle si divertirà a “volare” con le musiche di Michael Jackson e di Tina Turner.

Riprese e montaggio di Elisa Speronello

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