SCIENZA E RICERCA

L'editoriale. Bracconaggio e superstizione

Nel Botswana meridionale poche settimane fa si è compiuto un atto terribile: un gruppo di bracconieri è arrivato in elicottero, uccidendo in pochi minuti due rinoceronti e tagliando il corno del maschio.

Il bracconaggio è uno scempio, un crimine odioso, alimentato da fonti diverse: l’avidità umana e la superstizione. In molti Paesi infatti si crede che il corno del rinoceronte abbia miracolose proprietà medicamentose e afrodisiache. Non c’è nulla di più falso: il corno è fatto della stessa materia di unghie e capelli e non c’è alcuna evidenza scientifica sul fatto che abbia qualche proprietà medicinale. Ma da questa credenza si forma una domanda fortissima, una caccia feroce e l’estinzione di una specie. C’è molto poco di Sapiens in questo gesto.

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