SCIENZA E RICERCA

L'editoriale. Pandemie ed ecologie: non dimentichiamo

Da questa sala e dal terrazzo alle mie spalle, Giuseppe Toaldo – direttore della Specola per 30 anni dalla fine del Settecento -  decise di iniziare una “serie”: una lunga e continuativa raccolta di dati sul clima terrestre. Queste misurazioni sono andate avanti fino agli anni Ottanta del Novecento e sono preziose per ristudiarle e capire l’andamento del clima.

Parto proprio dal clima e dalle misurazioni per parlare di uno studio recente su Nature che si ricollega al tema del rapporto tra pandemia ed ecologia. Anche David Quammen, nel suo ultimo libro, Senza respiro, ricorda come per prevenire possibili future pandemie sia necessario lavorare sugli aspetti ecologici. Lo stesso fanno i ricercatori australiani oggetto del paper: quale rapporto c’è tra il rapido cambiamento dell’ecologia e gli spillover? Le correlazioni tra le due dimensioni sono note: il riscaldamento climatico, lo sfruttamento del territorio, trasformare le foreste in zone di coltivazione sono tutti processi correlati a un aumento dei focolai pandemici. Ma un conto è la correlazione, un conto il meccanismo che lega questi fenomeni. Per capirlo, gli scienziati hanno raccolti i dati del virus Hendra e del suo spillover dai pipistrelli ai cavalli per 25 anni. Da questo incrocio, si conferma che esiste un meccanismo di connessione tra riscaldamento climatico, lo sfruttamento eccessivo del territorio e l’aumento di probabilità di salti di specie.

Alla luce di questi risultati, dobbiamo immaginare tutta una serie di nuove contromisure ecologiche per ridurre il rischio pandemico.

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012