SCIENZA E RICERCA

Siccità e carenza di acqua potabile: quali soluzioni?

In futuro dovremmo bere Poop-Water e farcene una ragione. Non ha senso essere schizzinosi di fronte alla crescente carenza d'acqua del mondo.

Con Poop-Water si intendono le acque reflue domestiche, giusto per intenderci, quelle provenienti dagli scarichi delle nostre abitazioni. Il termine “Poop”, che potremmo tradurre come “cacca”, non è molto elegante, ma rende bene l’idea di cosa contengano questi reflui. L'acqua potabile sta diventando sempre più scarsa e ne avremmo bisogno in quantità crescente per soddisfare le necessità della popolazione mondiale in rapido aumento. Inoltre, problemi come l’inquinamento delle falde ed i cambiamenti climatici, costringeranno sempre più città a ricercare fonti idriche non convenzionali. Bere acque reflue urbane altamente trattate - Recycled Wastewater - sarà dunque l'opzione migliore e, in alcuni casi, l'unica alternativa possibile.

Attualmente, circa 2 miliardi di persone vivono in paesi con elevata scarsità d'acqua, principalmente nell'Africa settentrionale e nell'Asia occidentale, centrale e meridionale. Tenendo in conto un probabile aumento della popolazione mondiale da 7,7 miliardi a 10 miliardi nell’arco di 30 anni, la domanda di acqua potabile aumenterà drasticamente dal 20% al 30% tra oggi e il 2050.

Che ne pensa l’opinione pubblica?

Alcune persone temono che l'acqua riutilizzata contenga più agenti patogeni e sostanze chimiche rispetto all'acqua potabile proveniente da laghi o fiumi. Altre sono semplicemente disgustate dall'idea di consumare l’acqua che è passata attraverso i servizi igienici e gli scarichi. L’opinione pubblica si è schierata più volte contro progetti di recupero e riutilizzo dell’acqua, come accaduto in California tra il 1990 e il 2000. L’East Valley Water Recycling Project per il riutilizzo delle acque reflue nella San Fernando Valley a Los Angeles ha trovato una forte opposizione. Le persone nella regione erano preoccupate e ritenevano che l’acqua purificata dall’impianto sarebbe stata poco sicura. Il progetto è stato poi politicizzato dai candidati sindaco di Los Angeles e l’idea iniziale di riciclo non è più stata attuata. Da allora, l'acqua depurata è stata utilizzata solo nell'irrigazione e nell'industria.

Nel 2006 a Toowoomba, in Australia, i residenti si sono opposti con successo a un progetto di riutilizzo dell’acqua chiamato “Western Corridor Recycled Water Scheme”, nonostante il paese stesse vivendo uno dei periodi di siccità più disastrosi del decennio.

Come convincere milioni di persone in tutto il mondo che la Poop-Water è sicura?

La rivista scientifica Nature propone 3 step da seguire per migliorare l’immagine dell’acqua riutilizzata:

  1. Fare più ricerca. È vero, le acque reflue contengono miriadi di contaminanti chimici e biologici che, se non trattati correttamente, possono causare gravi malattie, come il colera o il tifo. È compito dei ricercatori e dei funzionari delle società di servizi idrici studiare, quantificare ed attenuare efficacemente i rischi legati a tali contaminanti, cercando di bilanciare benefici e i costi per la salute umana e per l’ambiente. Le tecnologie a disposizione delle agenzie idriche delle città che fanno uso di acqua riutilizzata sono state in grado di soddisfare gli standard sanitari richiesti attraverso un trattamento a più passaggi che permettono di eliminare i contaminanti pericolosi per la salute umana.

 

  1. La divulgazione è fondamentale. Le società di servizi idrici devono sviluppare strategie efficaci di comunicazione, istruzione e sensibilizzazione dei cittadini, tenendo a mente che il coinvolgimento della comunità non sia - e non debba mai essere percepito come - un mezzo per convincere il pubblico che un determinato progetto debba andare avanti a tutti i costi. 

Anche i media hanno un ruolo cruciale. Negli anni '90, il progetto di riutilizzo dell'acqua nella città di San Diego (California), inizialmente supportato dal pubblico, con il passare dei mesi ha trovato la resistenza di parte della popolazione. La diffusione di fake news su come l'acqua riutilizzata sarebbe stata fornita solo alla popolazione a più basso reddito e l’utilizzo di epiteti sgradevoli per l’acqua riciclata, come ‘Bevanda delle fogne” o “Acqua del Cesso”, da parte di alcuni media, hanno spinto il consiglio comunale a riconvertire il progetto, rendendo i rifornimenti d’acqua potabile della città quasi esclusivamente dipendenti dalle acque del fiume Colorado. Eppure San Diego aveva ancora bisogno di acqua potabile. Nel 2004, la società “Public Utilities” ha deciso di sviluppare strategie più complete per la divulgazione e l'educazione pubblica. Sondaggi online e telefonici, discussioni pubbliche ed un sito web dedicato al riciclo dell’acqua, hanno fatto si che dal 26% di cittadini favorevoli alla campagna riciclo dell’acqua nel 2004, si passasse al 73% nel 2012. La città ha approvato l’anno seguente il progetto "Pure Water San Diego" che produrrà circa 114.000 m3 di acqua potabile al giorno entro il 2023 e fornirà un terzo del fabbisogno idrico della città entro il 2035.

 

  1. Implementare i progetti di riutilizzo dove è necessario. Almeno tre importanti centri economici come Singapore, Windhoek in Namibia e Orange County in California, non sarebbero progrediti senza riutilizzare le acque reflue. La scarsa disponibilità d’acqua potabile ‘convenzionale’ di queste grandi aree urbane avrebbe portato senza dubbio a gravi ripercussioni sul loro sviluppo socioeconomico senza azioni mirate alla depurazione dei reflui.

Una volta dimostrata l’efficienza e la sicurezza del riciclo d’acqua in questi luoghi dove la posta in gioco è alta, anche altre città avranno una più forte spinta a sostenere progetti simili.

Non siete ancora convinti che la Poop-Water non sia poi così male?

Bill Gates beve tranquillamente Poop-water. Non ci credete? Allora fate una ricerca su YouTube. Il filantropo e miliardario fondatore di Microsoft ha investito più di 200 milioni di dollari negli ultimi 10 anni per rivoluzionare i servizi igienici. L’Omni-Processor per il trattamento fisico, biologico o chimico dei reflui fecali, finanziato dalla sua associazione è una delle più innovative soluzioni per il recupero dell’acqua e la produzione di energia elettrica pensata per i paesi in via di sviluppo. Il prototipo Omni-Processor S100 può generare 10.800 litri di acqua potabile al giorno e 100 kW di elettricità. Il nuovo modello S200, ancora in fase di sviluppo, è progettato per depurare le feci di 100.000 persone, ricavandone circa 86.000 litri di acqua potabile al giorno e 250 kW di elettricità netta. Un progetto pilota dell'Omni-processor, stato installato a Dakar, in Senegal, nel 2015 per il trattamento delle feci di 50-100.000 persone.

"L'acqua purificata dall’Omni-Processor ha un sapore buono come una qualsiasi acqua in bottiglia. E dopo aver studiato e compreso i processi necessari per produrla la berrei felicemente ogni giorno” scrive Gates nel suo Blog. 

Se anche uno degli uomini più ricchi del pianeta è disposto a bere Poop-Water e “pagarla” 200 milioni di dollari, non vedo perché noi dovremmo tirarci indietro. 

 

 

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