
La città di Srebrenica in Bosnia. Foto: Reuters
Il Dipartimento di Scienze Politiche Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI) organizza due giorni di discussione sul conflitto che devastò Bosnia ed Erzegovina, esattamente trent'anni fa, e che fu teatro di crimini di guerra su larga scala, sollevò delicate questioni legali, e costituì un momento importante nell'evoluzione delle relazioni internazionali del dopo Guerra Fredda, tanto da sollevare la questione della sua possibile considerazione quale origine del (dis)ordine post-bipolare in Europa e nel mondo, insieme alla Guerra del Golfo.
Il convegno si propone di offrire una riflessione critica sugli aspetti più rilevanti del conflitto e una valutazione del dopoguerra, sia dal punto di vista delle relazioni internazionali che del diritto internazionale.
La prima sessione si concentra sugli aspetti fondamentali del conflitto e in particolare sul suo epilogo, con il massiccio coinvolgimento militare della Nato in Bosnia ed Erzegovina. La questione viene analizzata da due prospettive: da un lato, la sua base giuridica e il protocollo d'intesa concluso tra la Nato e la Forza di pace delle Nazioni Unite (UNPROFOR); dall'altro, l'annullamento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, circostanza che si è ripetuta in occasione degli interventi in Kosovo (1999) e in Iraq (2003).
La seconda sessione riguarda il periodo successivo alla fine delle ostilità, formalizzate nel 1995 con gli accordi di Dayton. Questi accordi prevedevano un'architettura complessa per la Bosnia ed Erzegovina. La sessione tenta di valutare la gestione del periodo postbellico, con particolare attenzione al funzionamento dello Stato e all'attuazione di misure volte alla convivenza delle diverse nazionalità e minoranze presenti sul suo territorio. Obiettivo finale della sessione è identificare non solo i problemi emersi nel dopoguerra, ma anche - e soprattutto - gli strumenti che hanno funzionato e potrebbero essere riprodotti altrove, nonché i lasciti della crisi bosniaca dal punto di vista della politica europea e mondiale del 21° secolo.
- QUANDO 24 MARZO - 25 MARZO
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