CULTURA

Alessio Forgione vince il Premio Berto con "Napoli mon amour"

Il Premio Berto esiste dal 1988, con una piccola pausa attorno agli anni dieci del Duemila, per puntare i riflettori su scrittori emergenti anticonformisti e per omaggiare Giuseppe Berto, che ben sapeva quanto fosse arduo per gli esordienti, e gli scrittori in genere, venir presi in considerazione e affermarsi nel mondo della letteratura, specie se, come lui, questi non riflettevano un “canone”.

In questo senso Napoli mon amour, opera di Alessio Forgione - classe 1986 -, che costituisce il secondo volume della collana "Gli innocenti" di NN Editore (il primo, A misura d’uomo di Roberto Camurri ha vinto il premio POP e il Premio Procida), rappresenta un emblema della scrittura "giovane". Vero è che la casa editrice di Eugenia Dubini, fondata nel 2015 e subito sulla cresta dell'onda per aver portato alla luce, loro per primi, la trilogia di Holt di Kent Haruf, fa una selezione certosina di scrittori con potenzialità letterarie. Non stupisce dunque che un autore frutto del loro scouting vinca un premio prestigioso come il Berto, consegnatogli dal presidente della giuria Ernesto Ferrero.

In Napoli mon amour si racconta la storia di un ragazzo che troppo ragazzo non è più ma la cui vita adulta stenta a iniziare per davvero, sia sul lavoro che nel privato ("Non usavo scarpe da ginnastica da una decina d'anni e me l'ero regalate per il mio trentesimo compleanno, che stava per arrivare. Perché quando non sei più giovane non ti resta altro che essere giovanile, questo avevo pensato guardandole nella vetrina del negozio"), una condizione che cristallizza in un presente senza via d'uscita molti, moltissimi giovani adulti di oggi.

L'autore nel raccontare un singola, personalissima storia ambientata in una Napoli ferocemente distaccata, con risvolti amari che però non diventano mai nero pece anche quando virano in tragedia, mette la lente di ingrandimento su una generazione intera, sfilandola dal cliché. Proprio su questo lo abbiamo intervistato.

 

Perché quando non sei più giovane non ti resta altro che essere giovanile Alessio Forgione, Napoli mon amour

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