SCIENZA E RICERCA

Cicap Fest. La scienza come strumento di diplomazia

È possibile usare la scienza come strumento di diplomazia, per appianare controversie e risolvere conflitti? E la scienza può porsi al servizio della pace? Ne abbiamo discusso con David Burigana che, con Giorgio Paolucci e Giacomo Destro, interverrà proprio su questi argomenti al Cicap Fest, il festival della scienza e della curiosità in corso dal 3 al 5 settembre 2021 a Padova. Il professor Burigana è docente di Storia delle relazioni internazionali all’università di Padova e membro del Comitato direttivo del Cisas - Centro studi e attività aerospaziali “Giuseppe Colombo” dello stesso ateneo.

La diplomazia scientifica – spiega Burigana – mira a negoziare, a sfruttare le arene multilaterali, quindi gli organismi o le organizzazioni internazionali per negoziare e mantenere dei canali aperti tra Paesi, poiché oggi siamo a un ritorno eclatante dello Stato al centro della diplomazia”. E ciò avviene su temi che riguardano lo spazio, ma anche l’ambiente e altri ambiti della scienza. “In quest’ottica diventa importante studiare quali sono gli attori (non solo gli scienziati) di questa diplomazia, e le dinamiche, dunque le pratiche della diplomazia, dalla negoziazione formale alla negoziazione informale, dalla cooperazione scientifica alla cooperazione tecnologica”. A livello internazionale il senso della pace, della stabilità, del riconoscimento delle posizioni dell’altro, della mediazione, sono elementi fondamentali nella storia della diplomazia.

Molti gli scienziati che hanno assunto un ruolo importante nel campo della cooperazione internazionale, tra i quali Burigana – riferendosi in modo specifico al settore spaziale – ricorda Giuseppe Colombo (1920-1984), il matematico Vito Volterra (1860-1940), il fisico Giampietro Puppi (1917-2006). In tempi più recenti cita l’astrofisica Simonetta di Pippo, attuale direttrice dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico. Si sofferma sul contributo dato dall’Italia e dall’università di Padova, sottolineando anche l’importanza della formazione nel campo della diplomazia scientifica. “Chi è scienziato – conclude – oggi deve avere coscienza che le politiche della scienza e della ricerca sono in vitale dialogo con il contesto internazionale e deve considerare che anch’egli un domani potrebbe trovarsi a fare diplomazia per il suo Paese, ma anche per un obiettivo comune”.  

L'intervista completa a David Burigana

Montaggio di Barbara Paknazar

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