Il nostro stile di consumo è da molti decenni improntato alla filiera “prendi-produci-usa-getta”. Un modello di sviluppo che ha portato a un grande utilizzo di energia e risorse naturali per produrre beni e servizi che dopo un rapido consumo vengono buttati, generando tonnellate di rifiuti che hanno, a loro volta, un immenso impatto ambientale.
L'economia circolare propone un modello di sviluppo radicalmente diverso, sia per quanto riguarda le materie prime che i rifiuti. I beni di uso quotidiano dovrebbero essere prodotti a partire da materie prime sostenibili e rinnovabili. I prodotti devono durare di più nel tempo, si devono poter aggiustare o trasformare in altri oggetti con una utilità diversa e comunque, alla fine del loro ciclo di utilizzo, devono essere recuperabili i materiali di cui sono composti entrando così in altre filiere. Oggi è solo il 10% delle materie secondarie e delle risorse a essere reintrodotto nell’economia.
La decima e ultima voce del nostro Climazionario - 10 voci per capire la crisi climatica entra nel dettaglio di cosa significa economia circolare e come si può passare da un modello di sviluppo lineare a uno circolare cambiando in modo sostanziale l'impatto delle attività produttive e di consumo sul nostro pianeta.
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