Le discussioni sui social network sono sempre più inquinate dall’utilizzo dei social bot: software che automatizzano degli account che posso fare delle azioni pilotate. Praticamente automatizzano delle azioni e possono mimare il comportamento umano: “Un profilo Facebook che sembra quello di una persona, ma dietro c’è una macchina che lo comanda – spiega Maurizio Tesconi, ricercatore dell’istituto di Informatica e telematica del Cnr – Di solito agiscono anche in gruppo, le cosiddette social bot net che possono fare azioni particolari”. Come ad esempio fare in massa un retweet di un certo personaggio. “Spesso questi social bot net vengono utilizzati per influenzare le campagne elettorali, lanciare un prodotto o fare semplice spam”. Da qui l’importanza di studiare queste azioni, vista la possibilità di influenzare l’opinione pubblica e non solo.