CULTURA

La Luna? A volte la vediamo “sbagliata”

La Luna sbagliata completa la trilogia di divulgazione scientifica di Elena Lazzaretto, Il cielo sbagliato, di cui facevano già parte Il Sole sbagliato e Le stelle sbagliate, editi tutti da Kellermann Editore. I brevi saggi in questione si soffermano su alcune convinzioni sulla Luna che appartengono in media alla nostra cultura generale. Si tratta, più dettagliatamente, di alcune conoscenze che magari diamo per scontate e che crediamo di possedere, ma che in realtà sono spesso scorrette o imprecise.

Elena Lazzaretto, laureata in astronomia all'università di Padova, si occupa di comunicazione e divulgazione della cultura scientifica, in particolare di quella astronomica, e collabora con il planetario di Padova.

Come spiega la premessa del libro, “i titoli dei dieci capitoli sono tutti affermazioni sbagliate”. Alcune in maniera più palese, come per esempio “la Luna può essere vista solo di notte”, altre, invece, forse non ce le aspettiamo, come “il lato oscuro della Luna si chiama così perché lì è sempre buio”. L'invito è quello di leggere i capitoli nell'ordine che si preferisce, partendo, perché no, dai titoli che incuriosiscono di più a livello di interesse personale. Chiude il libro, infine, un pratico glossario lunare in cui possiamo ritrovare tutti i termini che spesso sentiamo e magari anche usiamo, come “luna nera” o “super luna”, ma dei quali siamo davvero sicuri di conoscere il significato?

Abbiamo voluto chiedere all'autrice come nasce l'idea di questo libro e, in generale, della trilogia.

“Lavoro presso il planetario e ancora prima presso l'osservatorio astronomico di Padova, cioè la Specola. Mi sono sempre occupata di comunicazione e divulgazione dell'astronomia. Fin dall'inizio, da quando stavo imparando come si raccontano le cose a chi non è addetto ai lavori, ho capito che bisognava aver ben chiaro quali sono le convinzioni sbagliate che il pubblico si porta dietro sull'argomento. E ho capito fin da subito che erano tante, perché a volte le persone venivano fuori con delle domande che facevano capire come non avessero idea di alcune cose o che avessero comunque idee sbagliate”.

Quindi, il criterio secondo il quale sono state selezionate le dieci domande, o meglio, le dieci false affermazioni sulla Luna, proviene da un'esperienza sul campo.

“Le ho scelte in base alle domande più comuni e alcune anche in base alla necessità di approfondire certi argomenti di cui magari si parla un po' meno”, spiega l'autrice “ad esempio il capitolo 10 parla dei crateri lunari, che non è un interrogativo comune, ma è un argomento un po' meno affrontato”.

Questo ci fa capire che spesso le affermazioni in questione, una volta che sono state corrette, sono un punto di partenza per imparare anche qualcosa di nuovo.

“Sono dieci frasi a cui si potrebbe semplicemente rispondere 'no, non è vero' e fermarsi là, ma si tratta comunque di occasioni da cui prendere spunto per raccontare cose meno note”.

Leggendo il libro, ci accorgiamo di quanto spesso le immagini che vediamo della Luna e che crediamo ci diano una corretta idea di cosa sia siano in realtà fuorvianti. Questo accade, per esempio, quando ci sembra di vedere la Luna più grande, perché è vicina all'orizzonte, oppure l'illusione che il nostro satellite preferito sia più brillante quando è notte. Entrambe queste percezioni sono in realtà illusorie, e nel libro viene spiegato che la colpa non è dei nostri occhi, “ma di qualcun altro: il nostro cervello. L'informazione visiva raccolta dagli occhi, viene elaborata dal nostro cervello in modo tale da farci percepire un'immagine che non corrisponde alla realtà”, per via di un fenomeno chiamato “illusione lunare”, che non è altro che un tipo di illusione ottica.

Questi e altri casi di errata percezione vengono illustrati in modo chiaro dall'autrice, che usa un linguaggio semplice e accessibile a tutti, corredato da disegni e immagini per rendere la risposta chiara e immediata al lettore.

Elena Lazzaretto commenta che il libro è pensato per i più giovani, ma che questa sia in qualche misura una scusa perché sia letto anche dagli adulti; i quali, può capitare si vergognino di ammettere alcune loro lacune.

“Può essere che l'adulto si metta a leggere piuttosto un libro sulla meccanica quantistica, perché va più di moda, ma che magari non sappia che la Luna gira su se stessa”, commenta l'autrice. Ecco perché La Luna sbagliata è un libro “pensato per un pubblico giovane, ma che strizza molto l'occhio anche agli adulti, quegli adulti che hanno delle convinzioni sbagliate e sono curiosi di saperne di più. E poi, è un libro molto breve, quindi non c'è la scusa di dire che non si ha abbastanza tempo!”

Ecco quindi come e perché viene raccontata la Luna in questo saggio breve e piacevole, fatto apposta per chi vuole conoscere meglio il cielo e non fermarsi ad alcune credenze, spesso false, dovute al senso comune.

L'attività di divulgazione scientifica di Elena Lazzaretto continua sul suo sito internet dal nome emblematico Guardachecielo, dove si può ascoltare anche una trasmissione in podcast, Stelle&tv, in cui in ogni episodio si racconta lo spazio a partire dai più famosi film o episodi di serie televisive sul tema. Anche in questo caso, il linguaggio usato è semplice e adatto a un ampio pubblico, ed è una buona occasione per scoprire qualcosa di più sull'universo e su quanto siano accurati, dal punto di vista scientifico, i nostri film preferiti.

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