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Medici rivoluzionari. La scienza medica a Padova dal Duecento alla Grande guerra

La medicina moderna non nasce in un tempo, ma in un luogo: la città di Padova. Tra le aule della sua università, tra le mura del teatro anatomico, in mezzo alle piante officinali dell’Orto botanico e, chiaramente, nei suoi ospedali, è lì che prendono forma quei saperi sui quali ancora oggi si imperniano la teoria e la pratica medica. Medici rivoluzionari. La scienza medica a Padova dal Duecento alla Grande guerra, il volume curato dalla redazione de Il Bo Live racconta proprio questo percorso, fatto di scoperte, inciampi e innovazioni rivoluzionarie.

Dopo La scienza nascosta nei luoghi di Padova, il secondo testo della collana Storie e visioni dei libri de Il Bo Live narra le vicende di oltre 30 medici che con dedizione e ardore hanno scritto la storia della medicina. Da Alessandro Benedetti ad Andrea Vesalio, da Girolamo Fabrici D’Acquapendente a Santorio Santori, da Giovanni Battista Morgagni a Luigi Calza.

“Leggere questo volume – sottolinea Rosario Rizzuto, già rettore dell’università di Padova – non è solamente fare un viaggio attraverso la storia della medicina. È anche, e soprattutto, scoprire aspetti, talora poco conosciuti, di uomini e donne che hanno sfidato lo status quo, mettendo in dubbio nozioni date per acquisite da secoli. Eroi coraggiosi che hanno riletto il passato per scrivere il futuro. Ed è grazie a loro che Padova è unanimemente riconosciuta come la città dove è nata la medicina moderna. Un’eredità che ci inorgoglisce e ci spinge, oggi come allora, a raccogliere la sfida dell’innovazione”. 

Ha scritto lo storico Giorgio Cosmacini che l'anatomia moderna, quando è nata, si è iscritta all'anagrafe di Padova Pietro Greco, caporedattore Il Bo Live

Tra le pagine del libro il lettore troverà lo studente taciturno che nel Cinquecento si laurea a Padova e cambia il modo di fare anatomia. Si racconta di un astronomo che studia da dottore e di un medico accusato di eresia. Si narra il delitto di un professore, ucciso al tramonto dietro la Basilica del Santo. C’è la storia del medico che visita ogni officina, anche la più umile, per capire il rapporto tra lavoro e malattia. E ci sono le vicende di tanti altri che hanno saputo rivoluzionare il modo di fare medicina. È proprio il clima culturale che si respira a Padova a permettere queste nuove conquiste, la libertà di pensiero, l’autonomia dal potere politico, la tolleranza verso confessioni e religioni diverse a consentire la nascita della medicina moderna. Ad attirare, da tutta Europa e dal mondo, giovani studenti e docenti, tra i più brillanti e innovatori, capaci di sperimentare nuovi modi di pensare il corpo, il paziente, la malattia.

“Ha scritto lo storico Giorgio Cosmacini che l'anatomia moderna, quando è nata, si è iscritta all'anagrafe di Padova – sottolinea Pietro Greco, caporedattore de Il Bo Live –. Con questo nostro libro noi cerchiamo di raccontare al grande pubblico dei non esperti che tutta la medicina moderna ha avuto con Padova un rapporto speciale, forse unico. Un rapporto che attraversa i secoli ed è dunque solido. Padova deve molto alla medicina, ma anche la medicina deve molto a Padova”.

Il volume è in vendita in tutte le librerie, nel negozio dell'università di Padova, nei bookshop dell'Orto Botanico e del Museo della Natura e dell'uomo e negli store online.

 

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