CULTURA

Piccole pagine: Edizioni Corsare

In questo secondo episodio dedicato all'editoria per bambine e bambini, ragazze e ragazzi incontriamo Giuliana Fanti di Edizioni Corsare, casa editrice di Perugia nata nel 2000. "Non ho iniziato come editrice di libri per ragazzi - spiega a Il Bo Live -. Venivo da esperienze precedenti, nella comunicazione e nell'editoria, condivise con altre persone, ma a un certo punto mi sono voluta dedicare, da sola, a quello che più amavo: il teatro. Quindi, i primi anni li ho dedicati a questo, mi sono occupata di teatro contemporaneo internazionale, pubblicando autori del panorama europeo e africano. Dal punto di vista del mercato, l'inserimento di questo genere di libri risultava difficilissimo, quasi impossibile. Ho esplorato, quindi, percorsi alternativi e, avendo sempre avuto una grande passione per l'infanzia e l'illustrazione, ho iniziato a inserire nel catalogo qualche titolo per ragazzi. Sono riuscita, già nel 2003, a partecipare alla prima fiera di Bologna, ritrovandomi in uno stand collettivo con altri editori che come me iniziavano a lavorare proprio in quegli anni e che oggi sono diventati molto importanti. A quel punto ho scoperto il mondo dei libri per ragazzi, che è diverso dal resto dell'editoria: è un mondo a parte, bisogna conoscerne le regole. La cosa è cresciuta sempre di più, fino a diventare il 99% del catalogo di Edizioni Corsare".

Montaggio: Elisa Speronello

Cosa pubblica oggi Edizione Corsare? "Quando ho cominciato questa avventura non c'erano corsi e master per formare gli editori, si andava all'arrembaggio senza seguire il mercato, senza fare studi su tematiche e gusti. Avevo idee e ricevevo proposte, sono partita seguendo un istinto. Ovviamente, con il tempo, lavorando, si inizia a conoscere il campo in cui si sta operando e, così, anch'io ho iniziato a seguire delle linee. Anche oggi, comunque, valuto e scelgo i progetti partendo da una scelta un po' istintiva. Il mercato italiano oggi a è davvero ricco, è cresciuto, vengono pubblicati libri di altissimo valore: gli argomenti sono stati tutti trattati, difficile trovarne uno che non sia stato esplorato: risulta quindi sempre più difficile inserirsi, negli ultimi vent'anni c'è stato un cambiamento enorme".

Quale percorso segue il progetto scelto per la pubblicazione? "Il lavoro si sviluppa in modo libero, riceviamo tantissime proposte, quotidianamente. Nel corso degli anni, abbiamo instaurato un rapporto solido con alcuni autori ma a me piace accoglierne anche di nuovi. Mi piace il movimento che esiste oggi e che riguarda in particolare l'illustrazione, è davvero molto interessante. Una caratteristica di Edizioni Corsare è quella di seguire progetti originali e quindi accogliere autori e illustratori esordienti".


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I due filoni di Edizioni Corsare sono gli albi illustrati e la narrativa. "Per il primo l'età va dai bambini di tre o quattro anni, a cui i genitori leggono il libro, fino all'età adulta, perché il pubblico adulto acquista e ama l'albo illustrato proprio per godere delle illustrazioni. Con la seconda copriamo una fascia dagli otto ai tredici anni, ma anche in questo caso ci sono lettori adulti perché i libri buoni sono apprezzati da piccoli e grandi".

Quanto contano fiere come la Bologna Children’s Book Fair? "Tantissimo. Quella di Bologna, in particolare, è stata la prima fiera al mondo a trattare esclusivamente editoria per bambini e ragazzi ed è rimasta la più importante per lo scambio di diritti ma anche per favorire l'incontro tra gli editori, gli autori e gli illustratori. Questi due anni senza la fiera in presenza (a causa delle pandemia, ndr) sono stati molto difficili perché la amiamo tutti, visceralmente. Ed è stato anche più difficile creare progetti, non perché siano mancate le proposte, anzi, ne sono arrivate tantissime, ma perché è mancato l'incontro, la possibilità di ragionare insieme". 

I libri dell'infanzia di Giuliana Fanti sono: I ragazzi della via Pál di Ferenc Molnár e i romanzi di Mark Twain. "Ho sempre letto, sin da piccola. Ma non avevo tanti libri e quindi li imparavo a memoria chiedendo a mia madre di interrogarmi. I ragazzi della via Pál ha segnato la mia infanzia ma anche la mia vita, e penso che i ragazzi di oggi nemmeno lo conoscono. Quello spirito di gruppo mi apparteneva molto. E aggiungo anche i romanzi di Mark Twain che ho letto a 9-10 anni: al tempo non c'erano molti libri per i bambini e quindi si leggeva la letteratura per adulti o comunque un tipo di letteratura non scritta con gli stilemi e le attenzioni che oggi conosciamo. Si imparava sul campo a diventare grandi. I ragazzi della via Pál di Ferenc Molnár e i romanzi di Mark Twain avevano in comune lo spirito d'avventura, il senso dell'amicizia, la paura di affrontare situazioni difficili".

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