Painting by chaotic systems (credit: Eleonora Bilotta e Pietro Pantano)
La scienza può essere fonte di ispirazione per l'arte o può addirittura favorirne lo studio, altre volte invece è l'arte a mettersi al servizio della scienza, pensiamo per esempio all'utilizzo del linguaggio artistico per la comunicazione di questioni scientifiche. Di questo e altro parla Pierluigi Paolucci dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e CERN, scienziato che in più occasioni ha incrociato i percorsi dell'arte, fino ad arrivare ai giovani, per i quali ha ideato un interessante progetto biennale, inclusivo e itinerante.
Paolucci ci guida alla scoperta dei territori tra scienza e arte presentandoci, dapprima, due progetti avviati al CERN e all'INFN. "Anche nel passato la scienza ha influenzato il mondo dell'arte, fornendo idee innovative. Pensiamo, per esempio, a tutti gli artisti influenzati dalla teoria della relatività... Ma questo scambio avveniva senza un incontro concreto tra scienziati e artisti. Attualmente le informazioni viaggiano velocissime e gli artisti possono incontrare il mondo della scienza: il CERN, per esempio, ha attivato un programma, che si chiama Arts at CERN, che coinvolge proprio gli artisti". Invitati a trascorrere dai tre ai sei mesi nei laboratori di ricerca, gli artisti possono entrare nei luoghi della scienza, esplorarli, osservare il lavoro degli scienziati e trarre ispirazione per creare, infine, installazioni artistiche, anche molto complesse. "Questo è un tipo di dialogo possibile, ma c'è anche tutta una parte che riguarda l'aiuto fornito dalla scienza allo studio del mondo dell'arte - continua Paolucci -. Penso allo studio dei reperti antichi e dei dipinti, alle questioni legate ai materiali, alle datazioni, alle sovrapposizioni di opere. Tutto questo si fa al Labec dell'INFN di Firenze (Laboratorio di tecniche nucleari per i beni culturali) dove, grazie a un acceleratore di particelle, si studia l'arte".
E poi ci sono studentesse e studenti da tutta Italia, nuove generazioni da formare, stimolare, coinvolgere cercando linguaggi nuovi. Paolucci è tra i promotori di Art&Science across Italy, progetto europeo del network Creations (H2020) organizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal CERN di Ginevra, nato per promuovere la cultura scientifica tra i giovani usando l’arte come linguaggio di comunicazione e puntando a coinvolgere tutte e tutti, indipendentemente dall'attitudine per le materie scientifiche e dalle conoscenze iniziali.
Il progetto è inclusivo, arriva in tutte le scuole (dai licei classici a quelli scientifici, passando per gli istituti tecnici), è biennale ed è itinerante (ha già coinvolto 13 città, tra cui Napoli, Genova, Firenze, Venezia, Padova, Potenza, Roma, solo per citare alcune). Nato nel 2016, propone una prima fase formativa con seminari nelle scuole e nelle università, visite a musei e laboratori scientifici, workshop tenuti da esperti del mondo scientifico e dell’arte, seguita da una fase di tipo creativo-progettuale, durante la quale i partecipanti, in gruppi di tre, creano le loro opere prendendo spunto da uno dei temi scientifici presentati, in collaborazione con insegnanti, scienziati e artisti aderenti al progetto. Le creazioni artistiche vengono prima esposte in occasione di una mostra locale, infine arrivano al Museo archeologico nazionale di Napoli. Per il gran finale, "accogliamo a Napoli ragazzi da tutta Italia e assegnamo 27 borse di studio per un master su scienza e arte al CERN o in uno dei laboratori nazionali dell’INFN". Quest'anno il Covid-19 ha stravolto i piani e dilatato i tempi: il prossimo evento nazionale si terrà nel maggio 2022.