Cinquanta atenei italiani si uniscono in una rete per promuovere la pace, ma anche per studiare le disuguaglianze del sottosviluppo e della povertà, considerate tra le principali cause dei conflitti. Presentata simbolicamente il 10 dicembre 2020, giornata internazionale per i diritti umani, RUniPace è stata fortemente voluta e sostenuta dalla Crui per diffondere la cultura della pace non solo a tutti i livelli accademici, ma anche al di fuori della comunità. Le università italiane che hanno aderito ispirano la propria azione ai principi fondamentali della Costituzione, della Carta delle Nazioni Unite, dei Trattati istitutivi dell’Unione Europea.
Intervista alla professoressa Gabriella Salviulo, direttrice del Centro di ateneo per i diritti umani
“L'auspicio è che la rete si ampli” afferma la professoressa Gabriella Salviulo, direttrice del Centro di Ateneo per i diritti umani Antonio Papisca di Padova, e sottolinea che la pace non va intesa solo come assenza di guerra, ma anche come “un progetto di progresso per l'umanità”. Questo progetto, continua la professoressa riportando le parole del presidente di RUniPace, “va sostenuto con le gambe solide della ricerca, della didattica e della terza missione”. Secondo la direttrice gli obiettivi di RUniPace possono essere sintetizzati, dal punto di vista valoriale, al fatto che sia una chiamata verso l’area sociale di tutte le discipline: “è tempo che ognuno pensi alla responsabilità sociale”.