SOCIETÀ

Karácsony, il nuovo sindaco green di Budapest che ha sconfitto il partito di Orbán

Ecologista, con una visione progressista e aperto all’Unione europea: questo è il nuovo sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, che ha battuto il partito di Viktor Orbán alle ultime elezioni amministrative. Fidesz, il partito populista dell’attuale premier, sta perdendo terreno: grazie alla coalizione dell’opposizione, composta dai centristi di Momentum, i Socialisti e i Verdi, Orbán ha perso in 11 grandi città su 23, tra cui Pecs, Szeged e Miskol. Queste elezioni, secondo i media locali, sono state il banco di prova della nuova opposizione per le elezioni politiche del 2022, quando scadrà il mandato di Orbán

A Budapest, Karácsony ha ottenuto il 50,86%, dando scacco matto all’avversario Istvan Tarlos, sindaco uscente e membro del partito Fidesz, che ha conquistato solo il 44,10%.

Budapest sarà verde e libera, la riporteremo in Europa dal discorso di Gergely Karácsony dopo l’annuncio della vittoria

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Gergely Karácsony, il nuovo sindaco “verde” di Budapest

Karácsony, professore di scienze politiche, si inserisce perfettamente nel trend che sta investendo l’est Europa. Lo scorso giugno, Ekrem Imamoglu è diventato il nuovo sindaco di Istanbul con una campagna elettorale basata su “giustizia, uguaglianza, amore”, in netta opposizione alla politica di Erdoğan. Mentre a governare la capitale polacca, dall’ottobre del 2018, c’è Rafał Kazimierz Trzaskowsk, pro Europa rispetto al governo conservatore e populista di Mateusz Morawiecki. 


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Quali sono le idee e gli obiettivi del primo cittadino di Budapest? Nelle dichiarazioni post vittoria, Karácsony ha dichiarato che gli obiettivi per il primo anno saranno di carattere sociale: maggior sicurezza sociale per le famiglie a basso reddito e aumentare i finanziamenti per la costruzione di rifugi per i senzatetto. Nel programma elettorale, il punto relativo al miglioramento dei mezzi di trasporto pubblici è stato apprezzato molto dai cittadini della capitale, pensato per diminuire il traffico nelle strade della capitale. Questa posizione si inserisce all’interno della politica green del nuovo sindaco: Karácsony ha promesso di aumentare il numero di alberi presenti in città e di dichiarare lo stato di emergenza climatica.

Non solo: il primo cittadino ha assicurato di voler collaborare con Orbán, evitando così una spaccatura tra la capitale e il governo, e con il sindaco di Varsavia, per riconciliare insieme i rapporti con l’Unione Europea. Ma non solo. Sono diverse le questioni che Karácsony vuole risolvere per rendere Budapest un simbolo dell’opposizione. Per esempio, vietare l’applicazione della “legge schiavitù”, voluta dal partito Fidesz, in cui si concede la possibilità ai datori di lavoro di chiedere ai propri dipendenti fino a 400 ore di straordinario all'anno (prima erano 250).

Un altro problema di cui si occuperà il neo eletto è l’Università dell’Europa centrale, fondata nel 1991 dal filantropo George Soros e che conferisce titoli accademici riconosciuti sia in Ungheria che negli Stati Uniti. Il nuovo anno accademico è iniziato con una transizione: questa università, non ben vista da Orbán a causa dei suoi conflitti con Soros, si sta trasferendo da Budapest a Vienna. Karácsony vuole chiedere all’università di mantenere più corsi possibili nella capitale ungherese.


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Questa vittoria, come annunciato all’inizio, ha impresso una nuova prospettiva alla politica interna ungherese. In vista delle elezioni che si terranno tra tre anni, la nuova coalizione deve riuscire sia a mantenere l’equilibrio al proprio interno, sia domare la supremazia di Fidesz che ha ancora la maggioranza in parlamento. Verde, libera ed europea: Budapest si presta a vivere un importante cambiamento e come ha dichiarato lo stesso Karácsony: “Porteremo la città dal 20° al 21° secolo”. 

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