Per guardare al mondo con occhi diversi, bisogna cambiare prospettiva, perché quando la storia è una narrazione che il vincitore modella su di sé, l’unica strada da percorrere per riuscire a immaginare un mondo diverso è provare a cambiare il punto di vista. Per farlo ci vuole coraggio.
Il coraggio di dare la parola a chi non l’ha mai avuta prima. L’umiltà di ascoltarla, comprenderla, anche discuterla. Infine, la capacità di mettersi in gioco per re-inventare insieme un nuovo futuro.
Serve un nuovo umanesimo per l’architettura, che parta dai contenuti e dalle idee. Perché senza immaginazione non esiste progetto.
Curata da Lesley Lokko, The Laboratory of the future, diciottesima Mostra Internazionale di Architettura, guarda al mondo attraverso gli occhi di coloro che lavorano ai margini, re-immaginando ogni giorno un futuro più consapevole, dove anche la diversità può diventare normale.
La Mostra rimarrà aperta a Venezia fino al 26 novembre 2023.
1-2. Pilbara interregnum: Seven political allegories _ GRANDEZA STUDIO. Uno dei più importanti centri estrattivi australiani è al centro di una lotta per riappropriarsi socialmente del territorio.
3-4. The great endeavor _ Liam Young. Un grande cantiere in mezzo al mare, con milioni di persone coinvolte in un progetto titanico: rimuovere la CO2 emessa dall’essere umano in atmosfera.
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5-8.Investigating Xinjiang’s network of detention camps_ Killing Architects. Attraverso un’architettura investigativa vengono ricostruiti i campi di detenzione nascosti ai satelliti, dove il governo cinese ha recluso il popolo Uiguro.
9. ‘Obroni Wa’awu’: Cross-continental clothescapes _ Lauren-Loïs Duah. Il vorace consumismo occidentale si sostiene solo grazie allo sfruttamento sociale dei paesi più poveri. Una filiera “sporca” raccontata attraverso le tessiture di un arazzo.
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10-12. ACE/APP _ Olalekan Jeyifous. In un presente alternativo, i paesi africani sono il motore per re-immaginare, grazie alle competenze indigene, un nuovo mondo a basso impatto ambientale.
13-14. Tectonic shift _ Wolff Architetcs. Lavorare sul passato per riparare il presente, attraverso soluzioni che tengano conto delle diversità sociali e delle criticità ambientali che abbiamo causato.
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15. Oral archive (New age Africana) _ Cave_Bureau. Sono i custodi a tenere invita gli archivi del popolo africano, tramandando oralmente di generazione in generazione storie, racconti e pratiche che si intrecciano con l’ambiente che ci circonda.
16-18. Regno del Bahrain _ Sweating Assets. Utilizzare la condensa che si produce quando un ambiente caldo e umido viene a contatto con l’aria fredda generata dai sistemi di climatizzazione per tenere in vita un giardino fiorito e creare così un ciclo virtuoso.
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19. Repubblica Ceca _ The Office for a Non-Precarious Future. Quanto può essere tossico un ambiente di lavoro? Come possono cambiare il mondo i giovani architetti se non lavorano in condizioni dignitose?
20-22. Perù _ Walkers in Amazonia. Il rapporto tra l’uomo e la foresta attraverso calendari e testimonianze delle popolazioni nomadi dell’Amazzonia che da migliaia di anni vivono in simbiosi con il territorio che abitano.
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23-25. Germania _ Open for Maintenance. I materiali di scarto delle precedenti partecipazioni a Biennale diventano l’oggetto di un riuso creativo, in un’azione circolare che, coinvolgendo pubblico e addetti ai lavori, è determinata a riportarli a nuova vita.
26-27. Singapore _ When is enough, enough? In città sempre più grandi e multietniche, quanto i valori non tangibili incidono nel progetto architettonico? A una stessa domanda non sempre corrisponde una sola risposta, perché è nell’agire quotidiano che ridefiniamo noi stessi.
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28-30. Canada _ Not for sale!! La speculazione capitalista che converte le abitazioni in asset finanziari sta creando una crisi abitativa senza eguali, fonte di alienazione per le persone e disgregazione del tessuto sociale.
“ È impossibile costruire un mondo migliore se prima non lo si immagina. Lesley Lokko