SCIENZA E RICERCA

Una casa/laboratorio per l’ecosostenibilità

Realizzare una casa/laboratorio con l’intento di testare le tecnologie abitative per un futuro più sostenibile. Nasce così UniZeb, una realtà multidisciplinare in costante evoluzione, risultato di un impegno collettivo e concepita come un laboratorio abitabile. Progetto innovativo dell'Università di Padova, rappresenta il primo Living Lab sugli Zero Energy Buildings. Come suggerisce il nome, si tratta di un edificio a "energia zero" che, anzi, va oltre, diventando una Plus Energy House, in grado di produrre più energia di quanta ne consuma. Tale obiettivo è raggiunto attraverso prestazioni e caratteristiche costruttive di alto livello, mirate al massimo risparmio energetico.

Gli obiettivi principali di questo living lab includono l'utilizzo di energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni di CO2, oltre alla diminuzione del fabbisogno energetico complessivo. Ricercatori e aziende avranno l'opportunità di testare e monitorare le prestazioni delle varie tecnologie adottate, grazie alla possibilità di ospitare i membri del team all’interno dell’edificio per periodi di residenza prestabiliti. Uno degli aspetti più innovativi del progetto è la capacità di effettuare un monitoraggio continuo e dettagliato delle tecnologie implementate, raccogliendo dati in tempo reale sull'efficacia e sull'efficienza energetica delle soluzioni adottate. Inoltre, il progetto prevede lo sviluppo di un gemello digitale (digital twin), che permette di confrontare i dati reali con quelli simulati, ottimizzando ulteriormente le prestazioni.

Il progetto UniZeb ha avuto origine nel 2015, grazie a un’iniziativa bottom-up promossa dagli studenti e supportata da un gruppo di professori dell’Università di Padova. Dopo tre anni di lavori e grazie alla partecipazione attiva di cinque gruppi di lavoro specializzati (elettrico/domotico, termotecnico, sensori/misurazioni, architettonico/strutturale, strategy), studenti e docenti.

L’edificio

L’abitazione è un’unità di circa 80 metri quadrati, realizzata interamente in legno, e ospiterà tre studenti, creando un vero e proprio living lab. Sarà abitata a partire dalla primavera del 2025 e a breve verranno avviate le selezioni per scegliere i primi tre studenti.

La pianta della casa è compatta e suddivisa in tre aree principali: zona giorno (soggiorno e cucina), zona di servizio (locale tecnico, data room, bagno) e zona notte (camera singola e camera matrimoniale). Le tre aree ruotano intorno a uno spazio centrale di convivialità esterna, il patio.

Il sistema costruttivo dell’edificio è in Cross Laminated Timber (CLT) e il rivestimento esterno è realizzato con pannelli prefabbricati in poliuretano espanso rigido. L’edificio è dotato di impianti di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione (HVAC) che permettono di produrre più energia di quanta ne consuma. Tra le tecnologie installate, vi sono pannelli radianti a soffitto, una pompa di calore geotermica, pannelli fotovoltaici e un sistema domotico per il controllo intelligente della casa. Inoltre, è previsto un trattamento specifico delle acque piovane e delle acque reflue, con un sistema di stoccaggio delle acque piovane e un sistema di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue.

Una delle particolarità di questo laboratorio consiste nell'installare diverse soluzioni tecnologiche in condizioni operative e ambientali identiche, permettendo un confronto uniforme dei dati. Uno dei principali obiettivi del progetto è il monitoraggio delle prestazioni dell'edificio pilota per testare le soluzioni tecnologiche nelle reali condizioni di esercizio. Per questo motivo è stato installato un sistema avanzato di strumentazione di misura che consentirà di caratterizzare il comportamento dell’edificio in maniera estremamente dettagliata.

Un progetto dal basso

“UniZeb è nato dagli studenti per gli studenti - spiegano Michele De Carli, responsabile scientifico, e Milica Mitrovic, project manager del progetto - Le potenzialità di UniZeb sono numerose, e il suo ecosistema rappresenta l’ambiente ideale per sperimentare, sbagliare e imparare. La costruzione del laboratorio ha richiesto tre anni di cantiere, ma il prototipo dell’edificio rappresenta solo l'inizio. Qui si potrà fare ricerca, didattica per gli studenti universitari, per le scuole e formazione per i professionisti”.

UniZeb è un esempio concreto di come la collaborazione tra università, imprese e enti territoriali possa portare a risultati eccellenti in termini di innovazione e sostenibilità. “L’edificio è dotato delle più avanzate tecnologie per il risparmio energetico e rappresenta un esempio di green building. Presenta diverse tecnologie architettoniche e impiantistiche ed è dotato di tecniche avanzate di domotica. È uno dei primi in Europa e al mondo e diventeremo un progetto pilota all’interno di un network internazionale che sta per partire e che verrà discusso a Stoccolma a inizio giugno insieme ad altri prestigiosi centri di ricerca europei”, concludono Mitrovic e De Carli.

Questo progetto non è solo un trampolino di lancio per ulteriori innovazioni nel settore dell'edilizia, ma anche un'opportunità di formazione pratica per gli studenti, che potranno sviluppare competenze tecniche e soft skills attraverso l'esperienza diretta nel campo della costruzione sostenibile.

 

L'edificio sarà inaugurato ufficialmente giovedì 30 maggio alle ore 16:30, in via Basilicata 10, Zona Camin, a Padova.

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